Vigneti, cambiano le regole per i nuovi impianti. Scadenza domande il 31 marzo

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Il decreto ministeriale n. 527 del 30 gennaio 2017 ha introdotto alcune importanti modifiche al sistema di richiesta per i nuovi impianti di vigneto. Diciamo subito che per il 2017 la superficie messa a disposizione è pari a 6.621,67, ettari pari all’1% della superficie potenziale italiana dichiarata al 31 luglio 2016.

Vediamo ora le modifiche rispetto al 2016. Con il decreto 527/2017 viene introdotto l’obbligo di mantenimento del vigneto impiantato per almeno cinque anni; inoltre si afferma che l’estirpazione dei vigneti impiantati con autorizzazioni di nuovo impianto prima della scadenza dei cinque anni non dà origine ad autorizzazione di reimpianto.

Priorità

Questi i criteri di priorità introdotti dal decreto:

  • Superfici da adibire a nuovi impianti nell’ottica di accrescere le dimensioni di aziende piccole e medie, soddisfacendo alle seguenti condizioni:
    • a) la complessiva superficie aziendale è compresa tra 0,5 e 50 ha (anche se le Regioni possono definire un intervallo inferiore);
    • b) il richiedente al momento della richiesta possiede una superficie vitata che non fruisce di esenzioni.
  • Superfici il cui l’impianto di vigneti contribuisce alla conservazione dell’ambiente se i richiedenti sono già viticoltori.
  • Organizzazioni senza scopo di lucro con fini sociali che hanno ricevuto terreni confiscati per reati di terrorismi, criminalità, eccetera.

Le Regioni possono così programmare la crescita del vigneto regionale secondo specifiche finalità, che sono: dimensione aziendale, viticoltori storici, ambiente, obiettivi sociali.

Superficie ammissibile

Se nel 2017 le richieste in una Regione superano la superficie ammissibile, il Ministero dell’agricoltura permette l’applicazione di una soglia sulla superficie assegnata.

  • Sono garantite le autorizzazioni sino a una superficie pari a 0,1 ettari a tutti i richiedenti.
  • Se le richieste superano di tre volte la superficie regionale disponibile, le Regioni possono creare un limite massimo per domanda pari alla media delle superfici richieste. Questo meccanismo blocca le speculazioni di agricoltori che presentano richieste volutamente in eccesso per aggirare la normativa.

Presentazione domande

La presentazione delle domande al Ministero va inoltrata entro il 31 marzo in modalità telematica tramite SIAN. Il Ministero stabilisce l’elenco delle aziende alle quali sono concesse le autorizzazioni per il nuovo impianto e comunica l’elenco alle Regioni. A loro volta le Regioni comunicano al viticoltore le autorizzazioni concesse entro il 1° giugno di ogni anno.

Le autorizzazioni sono gratuite e il produttore, avuto il via libera, ha tre anni di tempo per effettuare il nuovo impianto.

Le autorizzazioni a nuovi impianti non sono trasferibili né a titolo oneroso né a titolo gratuito. Sono consentiti solo trasferimenti in situazioni eccezionali come causa di forza maggiore e successioni.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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