Come ridurre le emissioni di gas dalle stalle al latte

La zootecnia da latte è al centro delle misure di contenimento delle emissioni di gas serra decise dall’Unione europea. Le produzioni zootecniche infatti sono largamente responsabili delle emissioni nazionali di ammonica e, in minore misura, di quelle di gas serra. Queste emissioni si originano principalmente dalla trasformazione dell’azoto e della sostanza organica contenuti negli effluenti di allevamento e si generano, quindi, in tutti gli stadi della produzione zootecnica: nelle stalle, dallo stoccaggio e dalla distribuzione agronomica degli effluenti.
Fra le varie categorie zootecniche, i bovini sono i maggiori responsabili delle emissioni ammoniacali, per una quota che supera il 60% del totale prodotto dagli allevamenti.
Alcuni consigli pratici da un’indagine del Crpa
Indagare alcuni aspetti inerenti le tecniche di mitigazione dell’impatto ambientale dell’allevamento bovino da latte è stato l’obiettivo del progetto Goi Milkgas, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna sulla misura 16.1.01 del Psr 2014-2020 e condotto dal Crpa in collaborazione con tre aziende zootecniche di bovine da latte: Società Agricola Biondi di San Martino in Rio (Reggio Emilia), Azienda Agricola Castagnetti di Sesso (Reggio Emilia) e Azienda Agricola Simonazzi di Bagnolo in Piano (Reggio Emilia).
Una parte delle attività di Milkgas è stata finalizzata a valutare i benefici di alcune semplici soluzioni tecniche e gestionali nel ridurre le emissioni di ammoniaca e gas serra (quali metano e protossido d’azoto) dalle superfici delle stalle.
Corsie e cuccette
La superficie pavimentata delle corsie ha evidenziato una potenzialità emissiva maggiore rispetto alle cuccette per quanto concerne l’ammoniaca. Al contrario, la superficie delle cuccette è risultata più problematica delle corsie per le emissioni di metano e protossido d’azoto.

Il lettime presente in cuccetta assorbe le urine riducendo le emissioni ammoniacali, ma è luogo di processi fermentativi della sostanza organica (feci e paglia usata come lettime) che originano emissioni di gas serra.
Bene i materassini sintetici
Nell’unica stalla che utilizzava materassini sintetici nelle cuccette sono state riscontrate ridotte emissioni di gas serra dalle stesse cuccette, rispetto alle altre due che impiegavano paglia come materiale da lettiera.

Centro delle corsie e canalette dei raschiatori
Il centro delle corsie, in prossimità della canaletta del raschiatore, è la zona con le maggiori emissioni ammoniacali a causa del ristagno delle urine: corsie ben progettate, con adeguate pendenze trasversali e longitudinali verso il fondo della stalla, e canalette dei raschiatori mantenute pulite, possono garantire un rapido deflusso e collettamento delle urine, riducendo in tal modo le emissioni ammoniacali dalle vaste superfici pavimentate delle corsie di alimentazione e smistamento.

Attenzione alle diverse zone delle cuccette
Le parti di testa e centrale della cuccetta sono caratterizzate da minime emissioni rispetto alla parte di coda: cuccette ben realizzate, stalle con un numero adeguato di animali rispetto alle cuccette presenti, cioè non sovraffollate in modo che le bovine non stazionino in prossimità delle cuccette imbrattandole, e una rimozione giornaliera delle feci nella parte posteriore della cuccetta con riassetto del lettime, possono determinare una riduzione delle emissioni dalla parte di fondo delle cuccette.
Decisivo il passaggio frequente dei raschiatori
L’aumento della frequenza di passaggio dei raschiatori durante la giornata ha determinato una riduzione delle emissioni di metano (42%) e di ammoniaca (46%) dalle corsie. La relazione riscontrata per le emissioni di ammoniaca è simile a quella rilevata per il metano.

Il maggior numero di azionamenti del raschiatore è risultato particolarmente efficace nel ridurre i picchi emissivi.