Roberto Bartolini6 Marzo 20204min30380

Sorgo da granella, un’opportunità per terreni agricoli difficili

sorgo-da-granella

Chissà che gli agricoltori, visto anche il deciso cambio del clima, si siano finalmente convinti a trovare una posizione stabile nella rotazione aziendale al sorgo, da granella o da foraggio che sia. Soprattutto coloro che hanno aziende in collina, su terreni forti e senza l’ausilio dell’irrigazione (anche se con un po’ di acqua il sorgo esprime il massimo del suo potenziale). Infatti nel 2019 la superficie a sorgo da granella in Italia è aumentata quasi del 20% rispetto al 2018, con un recupero interessante in Toscana e nelle Marche che un tempo avevano più ettari a sorgo.

Non c’è dubbio che anche per le aziende zootecniche il sorgo sia un valido sostituto del mais in ambienti poco favorevoli a quest’ultimo oppure infestati dal Diabotrica. Così anche nel 2019 il CREAT-IT di Roma ha organizzato prove varietali al nord e centro Italia, testando 24 ibridi di cui 7 novità.

Le varietà di sorgo da granella consigliate al centro-nord

Le prove sono state realizzate a Pozzuolo del Friuli, Voghera e Rieti senza irrigazione (tranne che a Rieti, dove c’è stata un’irrigazione di soccorso alla semina con 200 mc/ha). La quantità di azoto somministrata è stata tra 110 e 168 kg/ha, in parte alla semina e in parte in copertura.

Le rese più elevate sono di Icebergg (Apsovsementi) al secondo anno di prova, con una media di 92,5 ql/ha. Seguono Ggolden (Apsovsementi) con 89,9 ql/ha, Arcane (Società Italiana Sementi) con 88,7 ql/ha, Es Boreas (Società Italiana Sementi) con 87,4 ql/ha, Rgt Aliggator (Ista-Ragt) con 86,1 ql/ha, Kalatur (Sis) con 84,8 ql/ha.

Nel quadriennio 2016-2019 Blogg (Ista-Ragt) è risultato l’ibrido più produttivo, con una media di 79 ql/ha. Bene anche Aggyl (Ista-Ragt) con 75,8 ql/ha e Aberas (Sis) con 75,4 ql/ha.

Nel triennio 2017-2019 l’ibrido migliore è stato Arizona (Renk Venturoli) con 80,5 ql/ha di resa media.

Una coltura da tenere in evidenza

Produrre sorgo costa all’agricoltore poco più della metà rispetto al mais. Il sorgo è una specie rustica, a basso impatto ambientale, in grado di superare gli stress termici e idrici rallentando momentaneamente il suo metabolismo, fornendo quindi produzioni soddisfacenti anche in condizioni difficili. Inoltre non è attaccato da alcuni temibili parassiti del mais, come Diabrotica o Piralide; di conseguenza il seme è sano e raramente manifesta presenza di micotossine.

Con il sorgo da granella è quindi possibile ottenere ottime produzioni non solo di granella, ma anche di insilato di alta qualità, sia per alimentazione animale che per biogas. Da non trascurare poi un possibile futuro utilizzo anche per l’alimentazione umana: basti dire che la granella non contiene glutine.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato I campi obbligatori sono contrassegnati


Chi siamo

Nato nel 2014, Il Nuovo Agricoltore è un portale informativo dedicato all’agricoltura, con un occhio di riguardo alle innovazioni tecnologiche. Il progetto è sviluppato da Kverneland Group Italia.


CONTATTACI