Doppio valore alla terra con colza e soia in secondo raccolto: l’ottima proposta di Cereal Docks

Allargare le rotazioni colturali e puntare sul prodotto italiano con contratti di coltivazione. È la proposta per la stagione 2020/2021 di Cereal Docks, gruppo agroindustriale di Camisano Vicentino, impegnato da anni nel coinvolgimento dei nostri agricoltori in progetti di filiera, con un significativo valore aggiunto per entrambi i partner. L’azienda ha lanciato una campagna battezzata “Doppio valore alla tua terra”, che si basa sulla semina del colza dalla fine del mese di agosto 2020 con una raccolta a metà giugno 2021, per poi seminare immediatamente la soia di secondo raccolto. Tuti coloro che aderiranno al progetto dal 1° al 30 settembre 2020 potranno godere di condizioni economiche particolarmente vantaggiose.

Perché la proposta è molto interessante
Non c’è dubbio che la proposta di Cereal Docks è allettante e merita grande attenzione da parte dei nostri agricoltori, per i seguenti motivi:
- Pianificazione delle semine autunnali e primaverili con la sicurezza del collocamento.
- Diversificazione delle produzioni con indiscutibili vantaggi agronomici (riduzione delle infestanti, della pressione dei patogeni e degli input chimici) e prospettive di interessanti ritorni economici.
- Valorizzazione del prodotto italiano grazie alla filiera Cereal Docks che assicura sostenibilità, qualità e tracciabilità.
- Possibilità di realizzare, sempre in filiera, anche una coltivazione biologica dell’accoppiata colza-soia in secondo raccolto.
- Miglioramento continuo delle performance agronomiche dell’azienda agricola grazie al rispetto dei disciplinari di produzione e dell’assistenza agronomica di Cereal Docks.
Una rotazione allargata a 18 mesi partendo col girasole
Un’altra possibilità interessante è la semina primaverile del girasole alto oleico, da avvicendare con colture invernali, che va raccolto a fine agosto per poi seminare colza in autunno.

Il colza copre il terreno durante l’inverno e ha un bell’apparato radicale, per cui il terreno si mantiene sempre impegnato, contrastando l’erosione. La raccolta, normalmente effettuata tra la prima e la terza decade di giugno, è ideale per fare soia in secondo raccolto.
Colza, soia e girasole sono tutte e tre colture proteiche in un mercato italiano che è molto dipendente da fonti estere; inoltre l’aspetto tricolturale lascia poco tempo alle malerbe per sopravvenire e rubare nutrimento, con indubbi vantaggi agronomici.
Il 2020 è stato un anno molto favorevole al colza, che ha raggiunto produzioni di tutto rispetto, con punte di oltre 60 ql/ha in quasi tutte le aree italiane, sostenuto anche da un pezzo di mercato finalmente interessante, tra i 34 e i 36 euro/ql.

I punti chiave per puntare ad alte produzioni
Per puntare ad alte produzioni, prima di tutto è importante la scelta dell’ibrido, ed è per questo che lavorare in filiera è fondamentale per avere indicazioni mirate alle diverse realtà aziendali. Inoltre occorre tenere conto di epoca e modalità di semina: se possibile, seminare a fine agosto al nord ed entro la metà di ottobre al sud, su terreno fresco. Se non piove, è necessario irrigare per far nascere bene il seme.
Ancora, il terreno deve essere ben affinato e dopo la semina su certi terreni una rullatura non va trascurata. La quantità di seme ideale oscilla tra 600 e 750.000 semi/ha. Per quanto riguarda la concimazione, funzionano a meraviglia le concimazioni fogliari con prodotti organo-minerali, che possono soppiantare quasi in toto le concimazioni chimiche. Infine, la pianta va difesa dall’altica e dal meligete con due trattamenti distinti.