Roberto Bartolini16 Febbraio 20224min187491

Trifoglio traseminato su cereale, ci si prepara all’ecoschema 5

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La nuova Pac, che prenderà avvio dal 1° gennaio 2023, introdurrà nel primo pilastro il sostegno per l’applicazione di cinque ecoschemi. In particolare, l’ecoschema 5 prevederà un contributo di 500 euro/ha per la semina interfilare di colture pollinifere e nettarifere e tra queste annoveriamo per esempio trifoglio, medica, sulla, senape eccetera, che hanno funzione di cover crops. Il contributo tuttavia, se non verrà modificato l’attuale orientamento del legislatore, è riservato agli imprenditori che non effettuano alcun tipo di trattamento chimico sulla coltura, quindi di fatto è riservato agli agricoltori biologici.

L’agricoltore che si prepara al futuro

I video che pubblichiamo qui di seguito sono di Paolo Montana, agricoltore e contoterzista lombardo tra i più innovativi nel nostro paese, che sta adottando ormai da tempo tecniche agronomiche all’insegna della sostenibilità ambientale ed economica, caposaldi della politica agricola introdotti con sempre maggiore rigore dall’Unione europea. In vista della nuova Pac, già da quest’anno Montana ha introdotto in campo quello che sarà l’ecoschema 5.

 

Con le seminatrici più innovative, da sodo o da minima lavorazione, dotate di più tramogge è possibile seminare contemporaneamente due colture. Montana all’inizio di novembre 2021 su un appezzamento ha seminato contemporaneamente farro e tra le file trifoglio e su un altro appezzamento loietto e trifoglio, sempre nell’interfila. La presenza della leguminosa nell’interfila, oltre a migliorare anno dopo anno la struttura fisica e chimica del terreno, contribuisce a tenere a bada le infestanti una volta che si raccoglierà il cereale.

Farro e loietto sono condotti in regime biologico, quindi senza effettuare nessun trattamento, con un notevole risparmio sui costi che compensa le produzioni più basse rispetto al convenzionale e sfruttando i prezzi di mercato decisamente più elevati riservati alle materie prime biologiche.

La seminatrice Kverneland per la semina contemporanea

Tra le proposte più innovative sul mercato c’è la seminatrice da sodo Great Plains di Kverneland, dotata di tre tramogge, che consente la deposizione contemporanea di più essenze, quindi adatta anche per applicare il nuovo ecoschema 5 a partire dal 2023.

La seminatrice da sodo Great Plains 3P 1006 NT di Kverneland.
In alto nella foto si notano le tre tramogge di diversa capacità. In basso a sinistra il disco Tubo Coulter, che lavora il terreno verticalmente, i doppi dischi di semina, il premiseme di colore bianco e le due ruote gommate premiseme che garantiscono profondità costante di semina.
Particolare dei 3 tubi di distribuzione del seme in corrispondenza delle tre tramogge. Notare a sinistra il regolatore a “T” che permette di variare la profondità di lavoro di ogni singolo coltro.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • Paolo giusepe secci

    28 Settembre 2022 at 11:33 am

    Ma per chi vuole seminare cerali e leguminose e’ prevista la trebbiatura?

    Rispondi

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Nato nel 2014, Il Nuovo Agricoltore è un portale informativo dedicato all’agricoltura, con un occhio di riguardo alle innovazioni tecnologiche. Il progetto è sviluppato da Kverneland Group Italia.


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