100 quintali/ettaro dal grano Alteo: la buona tecnica premia anche con bassi prezzi di mercato

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Nelle fertili pianure padane, ma anche nelle aree interne di collina, la professionalità dell’agricoltore e le corrette agrotecniche pagano sempre.

Nello scorso aprile avevamo fotografato il grano biscottiero Alteo da seme di Luciano Lanza a Roverbella (Mantova) e lo avevamo giudicato, visti i frumenti che si vedevano in giro, di un vigore e di una salute eccezionali (vedi articolo).

Luciano Lanza (a sinistra) nel corso della trasmissione televisiva “Agri Informa”, in onda tutte le domeniche alle 18.35 su 7 Gold, intervistato da Agnese Zacchè. A destra Sandro Battini, direttore commerciale di Kverneland Group Italia.

Nelle foto qui sotto, ecco tre momenti significativi del ciclo di coltivazione del frumento Alteo di Luciano Lanza.

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In effetti la trebbia conferma che, se la coltura parte bene e viene seguita come si deve, le soddisfazioni economiche non mancano: la produzione di Alteo, su 10 ettari, è stata di 99,94 ql/ha all’11,55% di umidità alla raccolta, che tradotto all’umidità commerciale del 14% fa 102,76 ql/ha.

Con duemila euro a ettaro, i conti tornano

«Avevo un contratto di coltivazione con Manara Sementi – spiega Lanza – e considerando i valori di mercato della borsa merci di Verona che viene presa a riferimento, ho deciso di vendere subito al prezzo di 175,180 euro/tonnellata, la quotazione in quel momento per il fino. Aggiungendo i premi previsti dal contratto, uno dei quali relativo al peso specifico raggiunto dalla mia coltura pari a 78,88, ho raggiunto un prezzo di vendita di 197,5 euro/tonnellata».

Un momento della raccolta del frumento biscottiero Alteo.

Il dettaglio del costo di coltivazione

Siamo insomma a una plv di circa 2000 euro per ettaro, che per il frumento non è male. Ma qual è stato il costo di coltivazione? «Attorno a 1200 euro/ha – risponde Lanza – considerando che non ho diserbato, avendo i terreni puliti da malerbe, ma ho effettuato due irrigazioni e due concimazioni e che il costo della semente per la produzione di seme è circa il doppio rispetto al biscottiero da mulino».

Ecco il dettaglio delle spese colturali:

  • Lavorazioni terreno: 100 euro/ha.
  • Concimazione + distribuzione: 340 euro/ha.
  • Semente e semina: 220 euro/ha.
  • Difesa (due trattamenti): 110 euro/ha.
  • Irrigazione (due interventi): 60 euro/ha.
  • Raccolta: 170 euro/ha.
  • Manutenzione fossi e scoline: 26 euro/ha.
  • Assicurazioni: 43 euro/ha.
  • Tassa consorzio bonifica: 120 euro/ha.
  • TOTALE: 1189 euro/ha.

Il secondo raccolto

Sui dieci ettari dove è stato raccolto il grano, Lanza ha seminato soia di secondo raccolto. Anche se la soia è una coltura che non lo entusiasma al pari del mais, è ancora una volta una scelta azzeccata, perché la terra “va fatta girare per bene”, e così da quell’ettaro si portano a casa due raccolti. Oltre a ottenere i vantaggi agronomici derivanti dalla rotazione cereali-oleaginose. Chi vuol intendere, intenda!

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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