Anche gli agricoltori dal 2020 possono usufruire del credito d’imposta

È una grande novità per gli agricoltori, tassati per lo più su base a forfait e che quindi non hanno mai beneficiato dell’ammortamento come voce negativa di costo. La legge di bilancio 2020 prevede infatti che il nuovo regime di aiuto “Impresa 4.0”, che va sostituire il superammortamento e l’iperammortamento, sia destinato a tutte le tipologie di impresa a prescindere da forma giuridica e regime fiscale. In pratica si tratta di compensare le imposte che si devono pagare con l’incentivo previsto dallo Stato e riconosciuto dopo che l’imprenditore ha acquistato beni strumentali nuovi di fabbrica.
Cos’è la compensazione
Le aziende agricole che contabilizzano l’Iva in regime generale possono beneficiare della compensazione e possono essere compensate le imposte dirette e i contributi previdenziali e assistenziali da versare all’Inps.
Su quali beni avviene
La compensazione avviene sui beni funzionali avanzati e orientati verso la digitalizzazione, comprese macchine e attrezzature, software e applicazioni per i processi produttivi.
Come funziona
Per i beni strumentali 4.0 (allegato A della legge 232/2016) ci sono due incentivi: del 40% per investimenti sino a 2,5 milioni di euro e del 20% per investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di euro.
Per i beni immateriali (allegato B della legge 232/2016) è previsto un credito di imposta del 15% per acquisti di software sino a 700.000 euro.
Epoche di investimento
Il bonus fiscale è riconosciuto per investimenti su beni nuovi effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020.