Contoterzismo e prime lavorazioni: la diversificazione per aumentare il reddito

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Non si vive di sola produzione vegetale o animale: almeno una parte degli agricoltori italiani si sta dando da fare per trovare nuove strade per incrementare la redditività della terra, e così ecco che le attività cosiddette di “supporto” e quelle “secondarie” cominciano a pesare sulla PLV dell’agricoltura italiana per qualcosa come 11 miliardi di euro l’anno.

Attività di supporto e attività secondarie

Le attività di supporto censite dai conti nazionali sono soprattutto attività di contoterzismo (vale 2,9 miliardi di euro), di prima lavorazione dei prodotti (vale poco più di 2 miliardi di euro), di manutenzione terreni (546 milioni di euro), di lavorazione sementi (286 milioni di euro) e di supporto all’allevamento (204 milioni di euro).

Le attività secondarie valgono un po’ meno e sono energia rinnovabile (vale 1,4 miliardi di euro), agriturismo (vale 1,1 miliardi di euro), sistemazione di parchi e giardini (350 milioni di euro), trasformazione del latte (321 milioni di euro), trasformazione prodotti animali (314 milioni di euro), vendite dirette (266 milioni di euro), produzione mangimi (190 milioni di euro), artigianato (59 milioni di euro), acquacoltura (7,4 milioni di euro).

Settori che possono crescere ancora

L’importanza di queste attività è già notevole, dato che concorrono per il 19% al valore totale della PLV agricola, ma può ulteriormente aumentare nel momento in cui gli agricoltori si rendono conto che hanno in mano potenzialità di reddito aggiuntivo che vanno sfruttate.

I nuovi PSR regionali offrono contributi a chi vuole diversificare

I nuovi PSR regionali possono dare un aiuto concreto a coloro che vogliono diversificare e ci sono misure specifiche proprio dedicate a investimenti per l’acquisto di attrezzature, per realizzare o ammodernare fabbricati, per acquistare tutto ciò che occorre per mettere in piedi un agriturismo o un’attività ricreativa in campagna, ma anche per la prima trasformazione dei prodotti o la vendita diretta. E poi non dimentichiamo che ci sono anche altre forme di finanziamento che, soprattutto in questo momento, hanno tassi favorevoli per chi vuole investire.

L’Europa con la nuova Pac ha tenuto conto di questi nuovi spazi e incentiva gli imprenditori agricoli a diversificare la loro attività, anche perché coloro che lo hanno già fatto, con una visione più aperta e moderna del lavoro in campagna, stanno conseguendo risultati economici molto soddisfacenti che compensano gli sbalzi di prezzo che caratterizzano i mercati.

Come sempre ci vogliono coraggio, determinazione e anche un pizzico di fantasia, ma gli spazi non mancano, soprattutto in Italia che rimane comunque il paese più bello del mondo.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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