Roberto Bartolini22 Marzo 20238min87623

Ecoschema 1 benessere animale, le risposte alle vostre domande

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L’eco-schema 1 “Pagamento per il benessere animale e la riduzione degli antibiotici” è diviso in due livelli. Il primo livello è basato sulla riduzione del consumo dell’antibiotico, mentre il secondo livello prevede in aggiunta l’adesione al sistema SQNBA (“Sistema di qualità nazionale benessere animale, disciplinato dal decreto interministeriale n. 341750 del 2 agosto 2022) e il pascolamento. I premi, espressi in euro/Uba, sono indicati nello schema seguente.

Livello 1

Capo €/Uba
Bovini da latte 66
Bovini da carne 54
Bovini a duplice attitudine 54
Bufalini (da latte e da carne) 66
Vitelli a carne bianca 24
Suini 24
Ovini 60
Caprini 60

 

Livello 2 (solo al pascolo)

Capo €/Uba
Bovini da latte e a duplice attitudine 240
Bovini da carne 240
Suini 300

 

Avevamo già illustrato in un articolo precedente come funziona l’ecoschema 1. Ma poiché si tratta di un nuovo pagamento, sono ancora molte le domande sollevate dagli allevatori. Ad alcune di esse, risultate le più frequenti, cerchiamo di fornire le risposte basate su quanto emerso in un recente incontro informativo con le istituzioni ministeriali.

 

Il sistema Classyfarm

Cosa occorre per aderire al livello 1?
Per aderire al primo livello dell’eco-schema 1 non è necessario avere un veterinario aziendale e la classificazione Classyfarm è in regime di autocontrollo, ma bisogna presentare domanda di accesso al sistema.

Come ci si collega al sistema Classyfarm?
È sufficiente possedere un codice aziendale ed essere iscritti alla Banca dati nazionale di Teramo per essere abilitati ad accedere a Classyfarm. Occorre fare richiesta di accesso compilando l’apposito modulo che si trova sul sito Classyfarm, nella sezione “Operatore e delegati”, dove ci sono tutte le informazioni per inviare la richiesta.

Cosa si rileva nel sistema Classyfarm per quanto riguarda il consumo di antibiotici?
Entrando nel sistema Classyfarm si vedono i dati aziendali sul consumo di antibiotico, rappresentati sopra o sotto la “mediana”. La mediana definisce chi, rispetto alla media (nazionale, regionale e dell’Asl di appartenenza), ha un consumo di antimicrobico accettabile.

 

Il consumo di antibiotici

La mediana regionale come divide gli allevamenti?
La mediana regionale divide gli allevamenti in vari livelli definiti quartili: si parte dal primo e dal secondo quartile, in cui ci sono gli allevamenti che utilizzano una quantità di antibiotico inferiore rispetto alla media regionale, per passare agli allevamenti del terzo e del quarto quartile, che superano la media regionale.

Con quali valori si ottiene il pagamento per il livello 1?
Il primo livello dell’ecoschema 1 prevede un sostegno economico per gli allevamenti che al 31 dicembre dell’anno solare della domanda di aiuto rientrino nelle seguenti soglie:

  • le aziende i cui valori DDD sono mantenuti entro il valore definito dalla mediana (livello 1-2);
  • le aziende che sono nel terzo quartile, ma si impegnano a ridurre del 20% i consumi di antibiotico;
  • le aziende che sono nel quarto quartile e si impegnano a passare dal quarto al terzo quartile con una riduzione di almeno il 10% del consumo di antibiotico.

 

Livello 2 e sistema SQNBA

Come si accede al livello 2?
Per avere accesso al livello 2 dell’eco-schema 1 è necessario fare pascolo e aderire al sistema SQNBA oppure essere aziende certificate biologiche.

Come si aderisce al sistema SQNBA?
L’allevamento che vuole aderire all’SQNBA può fare la richiesta di certificazione, purché sia stato valutato in Classyfarm con assenza di requisiti insufficienti.

Quindi che è in regime biologico non è obbligato ad aderire al SQNBA?
Sì, per il biologico c’è l’equivalenza con il SQNBA, quindi gli allevatori bio possono accedere direttamente al livello 2 dell’eco-schema 1.

E per i piccoli allevatori che obblighi ci sono?
I piccoli allevatori non hanno l’obbligo di aderire all’SQNBA per accedere agli aiuti del livello 2. Per piccoli allevamenti si intendono allevamenti bovini con una consistenza massima fino a 20 UBA per l’anno di domanda 2023, e 10 UBA a partire dall’anno 2024.

Per il livello 2, nell’ambito del sistema SQNBA quali requisiti occorre avere per incassare il pagamento?
Occorre passare da una condizione quantomeno accettabile a una migliorativa, e ciò vale anche per alcune condizioni come la mortalità degli animali di età superiore ai 6 mesi, gli esiti del controllo qualitativo e batteriologico dell’acqua, l’utilizzo dei DPI (dispositivi di protezione individuale) da parte del personale, eccetera. Esiste inoltre una macroarea “FA” (uso consapevole del farmaco) in cui vengono monitorati i consumi di farmaco e il posizionamento nei quartili come per l’ecoschema 1 di livello 1.

 

Antibiotici e requisiti delle stalle

Ci sono indicazioni specifiche sui prodotti veterinari?
I fluorochinoloni e le cefalosporine di terza e quarta generazione potranno essere utilizzati solo previo antibiogramma, mentre i macrolidi solo dopo diagnosi in allevamento di Mycoplasma spp.

Sono previsti obblighi per quanto riguarda le stalle?
Gli allevamenti devono adottare opportune tecniche per limitare gli sprechi idrici, tra cui disporre di pavimentazioni con lettiera oppure autopulenti e/o dotate di strumenti meccanici di pulizia in grado di minimizzare il consumo di acqua per il lavaggio delle superfici.

 

Tempi di pascolamento

Sono previsti tempi di pascolamento definiti?
Per le bovine da latte adulte sono richiesti come minimo 60 giorni di pascolamento continuativo su superficie inerbita (70 giorni per bovini da carne), mentre 2-5 mesi di pascolamento per gli animali improduttivi. Viene valutato se il pascolo in oggetto è idoneo (estensione minima 500 m2/UBA), con idonee coperture, punti di abbeverata, eccetera.

Ci sono nuove disposizioni sulle etichettature?
Il decreto interministeriale sull’SQNBA dell’2 agosto 2022 specifica che chi utilizza in etichetta la dicitura “Benessere certificato in allevamento” o “Benessere animale in allevamento” e simili, deve entrare nel sistema SQNBA entro dodici mesi.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


3 commenti

  • Gian

    23 Marzo 2023 at 11:38 am

    È così sicuro che sia necessario il pascolo anche per i suini? A parte piccole realtà sarebbe impossibile per la maggior parte degli allevamenti

    Rispondi

  • Modou

    23 Marzo 2023 at 12:41 pm

    Buongiorno scusa vio avete bisogno un ragazzo per operaio

    Rispondi

  • Alfonso

    6 Giugno 2023 at 10:31 pm

    Si possono richiedere entrambi i livelli ?

    Rispondi

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