Fondo innovazione agricoltura, i contributi e gli acquisti ammessi

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75 milioni di euro all’anno per il 2023, 2024 e 2025, con l’obiettivo di sostenere la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, soluzioni robotiche, sensoristica, piattaforme e infrastrutture 4.0, nonché per il risparmio dell’acqua, la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche e per l’utilizzo di sottoprodotti. Sono queste le finalità del decreto “Criteri e modalità di attuazione del Fondo per l’innovazione in agricoltura”, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 240 del 13 ottobre 2023.

Sarà Ismea a gestire tutto l’iter burocratico del fondo, dalla presentazione online della domanda sino all’erogazione. Le domande, che saranno gestite secondo la data di arrivo sul portale Ismea, potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del 27 novembre 2023.

I beneficiari del Fondo innovazione agricoltura

Possono essere ammesse ai benefici del Fondo innovazione agricoltura le piccole e medie imprese singole o associate, ivi comprese le loro cooperative e associazioni, che:

  • risultano iscritte al registro delle imprese con la qualifica di “impresa agricola” o di “impresa agromeccanica“;
  • risultano attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda;
  • hanno sede operativa nel territorio nazionale;
  • non risultano imprese in difficoltà ai sensi dell’articolo 2, punto 18, del regolamento GBER;
  • effettuano investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro e non superiore a 500.000 euro;
  • non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

Gli investimenti non possono essere effettuati prima della data di presentazione della domanda.

I contributi per le aziende agricole

Nella tabella seguente sono illustrati i contributi massimi concessi alle aziende agricole, suddivise per fasce di investimento, sino a un massimo di 500.000 euro.

PMI AGRICOLE

Importo ammissibile per cui si chiede il contributo Percentuale massima di contributo
fino a 100.000 € 75%
da 100.001 a 200.000 € 65%
da 200.001 a 300.000 € 55%
da 300.001 a 500.000 € 45%

Tuttavia a questi massimali occorre applicare un taglio percentuale imposto dal regolamento Aber della Commissione europea, che prevede un’intensità massima di agevolazione pari al 65%. Pertanto le aliquote di aiuto effettive sono quelle riportate in neretto nelle tabelle seguenti.

PMI AGRICOLE NON GIOVANI (65%)

Importo ammissibile per cui si chiede il contributo Percentuale massima di contributo Contributo previsto
fino a 100.000 € 75% 48,75%
da 100.001 a 200.000 € 65% 42,25%
da 200.001 a 300.000 € 55% 35,75%
da 300.001 a 500.000 € 45% 29,25%

 

PMI AGRICOLE GIOVANI (80%)

Importo ammissibile per cui si chiede il contributo Percentuale massima di contributo Contributo previsto
fino a 100.000 € 75% 60%
da 100.001 a 200.000 € 65% 52%
da 200.001 a 300.000 € 55% 44%
da 300.001 a 500.000 € 45% 36%

Nella prima tabella compaiono le aliquote (sull’ultima colonna, in neretto) per gli agricoltori non giovani e in quella sottostante le aliquote per i giovani agricoltori, che sono di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 41 anni non compiuti, insediati da non oltre cinque anni in azienda.

I contributi per gli agromeccanici

Per la categoria degli agromeccanici, l’intensità massima dell’aiuto è legata al regolamento de minimis (200.000 euro) e in nessun caso il contributo può superare il 95% del costo ammissibile.

PMI AGROMECCANICHE O CONNESSE

Importo ammissibile per cui si chiede il contributo Percentuale massima di contributo
fino a 100.000 € 100%
da 100.001 a 200.000 € 90%
da 200.001 a 300.000 € 80%
da 300.001 a 500.000 € 70%

L’immagine seguente riporta tre esempi di investimento (90.000, 190.000 e 290.000 euro) per i quali è riportato in verde, rosso e blu il contributo effettivo a fondo perduto che si ottiene.

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I beni ammessi al Fondo innovazione agricoltura

Il Fondo innovazione agricoltura descrive nel dettaglio le attrezzature che possono essere oggetto del contributo. Le illustriamo qui di seguito.

1. Macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura

Macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti, che soddisfino uno dei seguenti requisiti:

  • presenza o compatibilità con un sistema ISOBUS o equivalente con funzionalità task controller;
  • presenza di un sistema di interconnessione leggera che sia in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. circolare MISE del 1° agosto 2018, n. 295485);
  • presenza di un sistema di guida automatica o semi automatica (rif. circolare MISE del 23 maggio 2018, n. 177355);
  • presenza di un sistema di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
  • presenza di soluzioni proprietarie per controllo a rateo variabile, controllo sezioni o strategie di guida parallela;
  • presenza di un sistema di gestione intelligente dell’irrigazione attraverso sensing delle condizioni irrigue del terreno o della coltura e utilizzo di algoritmi di supporto alle decisioni che consentano di stabilire le strategie migliori per ottimizzare la resa e minimizzare il consumo di risorse idriche.

2. Macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia

Tutte le macchine rientranti nel campo di applicazione del regolamento UE 2016/1628 (“Prescrizioni in materia di limiti di emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante per i motori a combustione interna”) che soddisfano entrambi i seguenti requisiti:

  1. motorizzazione elettrica (cosiddette «macchine a zero emissioni”);
  2. destinazione ad attività agricole o zootecniche.

3. Macchine per la zootecnia

Macchine e attrezzature dedicate al settore zootecnico caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione, quali: macchine il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti; macchine utensili e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime; sistemi di monitoraggio e processi per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica. Per tali macchine/attrezzature è necessaria la presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

  • sistema di interconnessione leggera in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. circolare MISE del 1° agosto 2018, n. 295485)
  • sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori.

4. Trattrici agricole

Trattrici agricole che rientrano nel campo di applicazione del regolamento UE n. 167/2013, con motorizzazione Stage V, che soddisfino almeno uno dei seguenti requisiti:

  • presenza di un sistema ISOBUS o equivalente, per garantire la necessaria interoperabilità con le attrezzature portate (per esempio, display di bordo ISOBUS con funzionalità Task controller);
  • presenza di un sistema di guida automatica o semiautomatica basata su GPS, per garantire una maggiore precisione nelle lavorazioni e quindi anche una maggiore efficienza in termini di consumi (rif. circolare MISE del 23 maggio 2018, n. 177355);
  • presenza di un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori (rif. circolare MISE del 1° agosto 2018, n. 295485).

Caratteristiche del trattore da sostituire

Nel caso venga richiesta l’agevolazione per l’acquisto di un trattore con le caratteristiche sopra riportate, è indispensabile che il nuovo mezzo sostituisca un trattore vecchio, che deve avere le caratteristiche riportate qui di seguito.

  1. Essere marciante e funzionante.
  2. Essere identificato da un numero di telaio o di matricola, oltre che dal numero di targa (se presente).
  3. Essere di proprietà del beneficiario da almeno sei mesi precedenti alla data di presentazione della domanda.
  4. Essere oggetto di rottamazione a cura del medesimo rivenditore della macchina oggetto dell’agevolazione.

I requisiti sopra indicati devono essere attestati dal rivenditore mediante dichiarazione da allegare, unitamente al certificato di rottamazione, alle fatture quietanzate al momento della richiesta di erogazione del contributo.

La documentazione da presentare per il Fondo innovazione agricoltura

Per ciascun bene agevolabile, il richiedente deve fornire:

  • Tre preventivi di spesa confrontabili con le seguenti caratteristiche:
    • devono essere stati emessi non oltre novanta giorni prima dalla data di presentazione della domanda;
    • devono essere forniti su carta intestata, datati e con firma autografa, da fornitori diversi (indipendenti tra loro);
    • devono descrivere nei dettagli l’oggetto della fornitura;
    • ciascuno deve riportare la dichiarazione di conformità del bene oggetto di investimento rispetto a una delle macrocategorie di cui all’articolo 5 del decreto.
      Per i beni per i quali, per il carattere di innovatività, non è possibile reperire tre differenti offerte comparabili tra di loro, è necessario presentare una relazione tecnica illustrativa rilasciata da un tecnico abilitato, in merito alla scelta del bene e dei motivi di unicità del preventivo proposto.
  • Indicazione del prezzo, al netto dell’Iva, contenuto nel preventivo economicamente più vantaggioso.
  • Riferimento del bene oggetto di sostituzione, del quale dovrà essere dovrà essere fornita la targa del veicolo (quando presente) oppure il numero di telaio o di matricola dello stesso. Deve pertanto essere allegata copia del libretto di circolazione del veicolo dalla quale emerga la targa dello stesso. In caso di assenza del libretto di circolazione, dichiarazione del richiedente l’agevolazione dalla quale si evinca l’assenza del libretto di circolazione del veicolo e il numero di matricola (o comunque un identificativo univoco) del veicolo oggetto di sostituzione.

I vincoli sugli investimenti

Dalla data di concessione delle agevolazioni, a pena di revoca delle agevolazioni, l’impresa beneficiaria è tenuta al rispetto dei seguenti vincoli:

  • Cinque anni di mantenimento dei beni. Sono ammesse sostituzioni di beni deperiti ma previa valutazione di Ismea (entro trenta giorni dal piano di ammodernamento).
  • Cinque anni di obbligo di esercizio dell’attività di impresa, che deve essere mantenuta nel territorio nazionale per lo stesso periodo.

Ismea ha la possibilità di effettuare i controlli e i monitoraggi per la verifica del mantenimento dei requisiti.

Accesso al portale Ismea per il Fondo innovazione agricoltura

Le domande per l’accesso alle agevolazioni devono essere presentate presso il portale dedicato Ismea, all’indirizzo https://strumenti.ismea.it.

Per accedere al portale dedicato l’utente deve registrarsi. La procedura di accreditamento ha luogo esclusivamente tramite Pec. Una volta effettuata la registrazione, l’utente potrà accedere all’area del portale dedicato per la compilazione e la gestione delle domande online.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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Nato nel 2014, Il Nuovo Agricoltore è un portale informativo dedicato all’agricoltura, con un occhio di riguardo alle innovazioni tecnologiche. Il progetto è sviluppato da Kverneland Group Italia.


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