I voltafieno che ‘accarezzano’ il foraggio
Una volta tagliato, il foraggio deve perdere acqua il più rapidamente possibile, e per questo si utilizzano i voltafieno. Il rimescolamento del prodotto operato dagli organi del voltafieno evita i problemi legati alla difforme evaporazione che avverrebbe con maggiore intensità sulle superficie esterna del foraggio a contatto con l’aria.
Favorire la fuoriuscita dell’acqua
Il trattamento del foraggio da un lato deve favorire la fuoriuscita dell’acqua dagli steli, ma dall’altro non deve provocare perdite con il distacco delle foglie; quindi occorre scegliere un’attrezzatura che permetta sia un’alta produttività, sia un trattamento “delicato” del foraggio.
Come intervenire in campo
Il primo intervento con il voltafieno per arieggiare il foraggio può essere effettuato subito dopo la falciatura se il terreno non è umido, oppure qualche ora più tardi. Successivamente gli interventi andranno ripetuti da una a tre volte, sino al raggiungimento di un’umidità pari al 49%.
Sotto il 40% di umidità il foraggio è fragile, soprattutto nel caso della medica, e va trattato con molta cura. Il foraggio deve essiccarsi in maniera omogenea in tutte le sue parti per evitare una diseguale fermentazione. Per il fieno si deve attendere la caduta dell’umidità al 15% per evitare il proliferare delle muffe.
Robustezza, produttività e rispetto del foraggio col voltafieno Kverneland Taarup
La serie 8000 di Kverneland Taarup costituisce una gamma di voltafieno portati e trainati con larghezza di lavoro variabile da 4,60 a 13,30 metri. Vediamo i punti di forza di questi voltafieno.
La scatola di trasmissione
Molto robusta, non è fissata al telaio per avere la certezza che non possa subire urti. È completamente ermetica, quindi protetta da polvere e usura con la possibilità di avere una doppia protezione su entrambi i lati. Tutti i componenti sono lubrificati in bagno d’olio e non si verificano perdite di olio durante il lavoro.
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I denti Kverneland
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I flagelli hanno uno spessore di 10 mm e un diametro superiore del 20% rispetto a quello dei denti convenzionali.
Le spire, dello spessore di 80 mm, imprimono ai flagelli una grande flessibilità e i denti che sollevano il foraggio sono disposti in modo tale da avere un’ottima ripartizione dei pesi per ridurre i carichi e aumentarne la durata.
La regolazione in tre posizioni dell’angolo di lavoro dei rotori permette un adattamento a tutti i tipi di foraggio, e quindi una essiccazione in campo molto più rapida.
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Ammortizzatori di oscillazione
Collegano la testata d’attacco alla macchina mantenendo una corretta distanza dal trattore, per agevolare le manovre in campo. Gli ammortizzatori sono ben distanziati per garantire la massima stabilità e il punto di attacco è posizionato verso il basso per aumentare l’efficacia durante il trasporto, con una luce da terra sempre costante anche per lavori in pendenza.
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Kverneland Taarup 8090 ProLine
Ha una larghezza di 9 metri di lavoro e l’equipaggiamento standard comprende anche un carrello di trasporto idraulico posizionato in modo da far gravare il peso sul carrello e non sull’assale posteriore.
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Kverneland Taarup 85140, il top di gamma
Dispone di 10 rotori e una larghezza di lavoro di 13,30 metri. Una soluzione che combina ampia larghezza di lavoro e massima stabilità con una manovrabilità ai vertici della categoria.