Il ricambio generazionale è al centro della politica agricola
Sono tre le grandi sfide della nuova politica agricola europea adottate dall’Italia nel piano strategico nazionale presentato a Bruxelles. L’immagine le riassume e spiega significato e obiettivi.
Gli agricoltori italiani, in gran parte piuttosto scettici di fronte a qualsiasi novità gli si para davanti, dovranno invece leggere attentamente quelle righe contenute nell’immagine, perché sono i punti chiave che ispireranno tutte le manovre economiche che riguarderanno l’agricoltura dei prossimi anni.
Tra le sfide sociali in primo piano c’è l’obiettivo di attirare e sostenere i giovani agricoltori e i nuovi agricoltori. Non c’è dubbio che i nuovi percorsi agronomici, da adottare insieme alla digitalizzazione e la ricerca di nuovi sbocchi di mercato attraverso alleanze e partnership, richieda aperture mentali nuove che, diciamolo senza giri di parole, ben difficilmente si riscontrano nei nostri agricoltori over 65.
Dunque più spazio ai giovani con la conferma dal 1° gennaio 2023 del pagamento previsto nel primo pilastro.
Come si vede, l’aiuto si colloca tra 80 e 100 euro/ha per i primi 90 ettari ammissibili alla Pac e per 5 anni.
Ma oltre a questo aiuto dobbiamo considerare quelli previsti nel secondo pilastro della Pac (i Psr) relativi al primo insediamento e il nuovo aiuto per il ricambio generazionale.
Per il primo insediamento il massimale è di 100 mila euro. Molto interessante è il nuovo aiuto “cooperazione per il ricambio generazionale”, che prevede l’affiancamento di un giovane under 40 a un agricoltore over 65 in attività, con una compartecipazione agli utili e l’obiettivo della futura cessione dell’azienda. Il contributo per tre anni serve a coprire le spese di consulenza professionale e i costi di cessione.
Come si nota a destra nell’immagine, per il 2022 sono a disposizione 600 milioni di euro da dedicare ai giovani attraverso nuovi bandi regionali nell’ambito dei Psr. Dunque consultate periodicamente il sito delle regioni dedicato ai bandi Psr per intercettare le date di emissione dei bandi.
N.B. Le immagini sono tratte da una presentazione di Riccardo Meo di Ismea nel corso di un webinar organizzato da Imageline.