Insilati diversi dal mais: fieno e cereali vernini
Sorgo, loietto, erba medica, triticale, grano e orzo sono sempre più protagonisti dell’insilamento, che non è solo di mais. Ma per ottenere prodotti di qualità occorre molta attenzione prima nel taglio e poi nella preparazione della trincea.
Per il mais il taglio ideale da insilato è attorno ad una lunghezza di 1,4-1,6 cm, mentre per loietto, medica e cereali vernini è bene aumentare a 3-4 cm di lunghezza, perché l’apporto di questi prodotti ha un significato anche strutturale nella razione alimentare, e quindi occorre una lunghezza adeguata alla fibra.
Per quanto riguarda la raccolta, mentre silomais, loiessa e cereali vernini hanno già in partenza un contenuto zuccherino sufficiente per un buon insilamento e perfermentazioni veloci e corrette, la medica deve essere portata a un contenuto di sostanza secca pari al 35% per poter concentrare i pochi zuccheri disponibili. E questo si ottiene con l’appassimento in campo.
Gli inoculi da apportare in trincea hanno una loro validità soprattutto quando le condizioni atmosferiche e del foraggio non sono ottimali.
2 commenti
luca
8 Gennaio 2015 at 8:54 pm
Dottor Bartolini, cosa ne pensa circa l’insilamento della soia da somministrare alla vacche in lattazione in sostituzione dell’erba medica? So che in un’azienda del bergamasco è stata coltivata, non ho notizie di altre esperienze anche se in America mi sembra abbia un largo uso. Cordiali saluti
Roberto Bartolini
13 Gennaio 2015 at 6:49 am
L’azienda del bergamasco alla quale fa riferimento è quella del compianto dott. Venier, che si è sempre distinto come un agricoltore-allevatore aperto a innumerevoli sperimentazioni e innovazioni.
L’università di Torino, con il Forage Team del quale fanno parte Ernesto Tabacco e Giorgio Borreani, sta conducendo prove di insilamento di alcune varietà di soia con un basso contenuto di fattori antinutrizionali seminate a giugno dopo l’insilamento del frumento. Per il momento non ho ancora letto i risultati, tuttavia penso che li possa contattare per saperne di più.
Per rimanere in argomento diversificazione, risultati già molto incoraggianti li ha forniti il pisello proteico a utilizzazione foraggera, che in Pianura Padana raggiunge produzioni di trinciato a ettaro superiori a 8-9 tonn di sostanza secca, viene raccolto per insilamento a fine maggio e può essere seguito in rotazione stretta da mais o sorgo da trinciato o mais da granella a ciclo breve.
Va raccolto come pianta intera in stadi avanzati del ciclo (a inizio ingiallimento delle foglie) per portare a casa un alto contenuto di sostanza secca. Il foraggio è ad alta digeribilità con 18-20% su s.s., di proteine, e altrettanto di amido e basso NDF. Le proteine fornite dal pisello insilato sono pari a 1300 kg/ha comprabile quindi con una soia in primo raccolto.