Ismea finanzia i giovani che subentrano in azienda agricola o che presentano un progetto di sviluppo

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È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 39 del 17 febbraio 2016 il decreto che definisce le misure a favore dell’autoimprenditorialità in agricoltura e del ricambio generazionale. Ismea procederà a breve a definire i regolamenti applicativi.

Due chiavi di accesso per i finanziamenti Ismea

Sarà Ismea a finanziare progetti di sviluppo o di consolidamento promossi da un giovane che intende subentrare in un’azienda agricola o che sia già titolare di un’azienda agricola da almeno due anni. I progetti finanziati sono riferiti ai settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

I finanziamenti Ismea si rivolgono a giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti anche organizzati in forma societaria, che intendono subentrare nella conduzione di un’azienda o che presentino, se già conduttori, un progetto per lo sviluppo o il consolidamento delle attività agricole.

Agevolazioni e requisiti richiesti

Le agevolazioni consistono in mutui a tasso zero della durata massima di 15 anni e che coprono sino al 75% della spesa ammissibile per investimenti massimi di 1.500.000 euro, iva esclusa. I requisiti richiesti sono:

1) Progetti di subentro: l’azienda cedente deve essere un’azienda agricola economicamente e finanziariamente attiva da almeno due anni. L’impresa subentrante deve essere costituita da non più di sei mesi, deve esercitare esclusivamente attività agricola ed essere condotta da un giovane di età compresa tra 18 e 40 anni non compiuti o nel caso di società avere la maggioranza assoluta di giovani imprenditori agricoli.
2) Progetti di consolidamento aziendale: l’impresa beneficiaria deve essere attiva da almeno due anni ed essere condotta da un giovane di età compresa tra 18 e 40 anni non compiuti e, nel caso di società, deve avere una maggioranza assoluta di giovani imprenditori.

Gli obiettivi che deve perseguire il giovane

Gli obiettivi che devono perseguire i progetti finanziati devono essere:

1) Miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola, in particolare mediante la riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione.
2) Miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene e di benessere degli animali purché non si tratti di investimento per conformarsi alle norme dell’UE.
3) Realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura.

Non sono concessi aiuti per investimenti su impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • Antonio

    24 Marzo 2016 at 12:34 pm

    Ma dal sito Ismea ancora non ci sono i moduli per produrre la presentazione di progetto in agricoltura, in tutta onestà aspetto da un anno sia Ismea sia qualche PSR ma ad oggi ancora è tutto di indefinito. Spero che si apra qualche buona opportunità, in tanti come me credo che vogliano investire nei propri terreni, sia per valorizzare sia per creare una buona rendita di fatturato creando lavoro e soprattutto valorizzare il buon cibo italiano di sana genuinità senza veleni.

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