Roberto Bartolini14 Gennaio 20153min7200

La bietola è ancora regina per la redditività

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I risultati di un monitoraggio svolto dai tecnici delle associazioni bieticole Anb, Cnb e Abi e coordinato da Beta mostrano come la bietola, nonostante la sua scarsa diffusione limitata agli areali più vocati, sia una coltura preziosa per la diversificazione colturale ma anche in funzione del reddito che può garantire all’agricoltore.

I costi di coltivazione

Le aziende irrigue spendono mediamente 2040 euro/ha per coltivare la bietola, con un costo per la difesa di 614 euro/ha, di irrigazione di 196 euro/ha e di concimazione di 296 euro/ha.

Le aziende non irrigue spendono mediamente 1800 euro/ha, con un costo per la difesa di 580 euro/ha e di concimazione di 295 euro/ha.

La maggior parte delle aziende consegue con la bietola un reddito che oscilla tra 1000 e 1500 euro/ha e solo il grano duro, con un prezzo di mercato di 38 euro/ql, può garantire un reddito superiore, pari a 1300 euro/ha.

Cosa danno le altre colture

Per le altre colture, il mais a 15 euro/ql dà un reddito di 104 euro/ha, il grano tenero base a 19 euro/ql dà un reddito di 285 euro/ha, il sorgo a 17 euro/ql dà un reddito di 492 euro/ha, il grano tenero di forza a 23 euro/ql dà un reddito di 506 euro/ha, la soia a 39 euro/ql dà un reddito di 560 euro/ha.

Perché il prezzo del mais resta così basso?

Importiamo ogni anno circa 4 milioni di tonnellate di mais, ma il mercato di questo cereale da mesi segna il rosso. Stefano Serra, esperto di mercato, offre alcune motivazioni assai convincenti. Innanzitutto il fattore micotossine che negli ultimi anni deprezza il prodotto nazionale rispetto ad alternative estere. Poi c’è la competizione incrociata tra i cereali sostitutivi del mais nel piatto zootecnico e le elevate produzioni di mais a livello mondiale.

Lo scenario maidicolo per tutta la prima parte del 2015, secondo Serra, sarà contraddistinto dal fatto che una elevata produzione nazionale (+ 14% rispetto al 2013), sommata ai fattori sopra descritti, farà rimanere i prezzi del mais più o meno sui livelli attuali o con deboli oscillazioni.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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