Roberto Bartolini2 Marzo 20204min13400

Mais: fosforo e azoto alla semina anticipano la fioritura e aumentano la produzione

comcimazione-fosfoazotata

In vista delle prossime semine del mais, ricordiamo una delle pratiche agronomiche indispensabili per una buona partenza della coltura anche in concomitanza di andamenti primaverili non ideali: la concimazione fosfo-azotata nel solco di semina.

Per coloro che hanno ancora dei dubbi se questa pratica serve davvero oppure se rappresenta una spesa inutile, riportiamo una sintesi della più estesa e completa attività di sperimentazione in pieno campo effettuata in Italia sull’argomento, da parte dell’Università di Torino. Le esperienze su scala aziendale in diversi ambienti e su terreni di diversa tessitura sono state effettuate ininterrottamente dal 2009 al 2018 dall’Università di Torino e i dati finali sono stati riportati sull’Informatore Agrario 10/2019.

Dosaggi e aumento del vigore di partenza e fino alla levata

La concimazione fosfo-azotata localizzata in banda alla semina, con dosaggi compresi tra 140 e 240 kg/ha di concime, ha determinato come primo effetto un maggiore vigore di partenza (il cosiddetto “early vigor”) rispetto al test non concimato. La maggiore spinta dovuta a questa concimazione starter, confermata anche dall’emissione della terza foglia alla levata, ha favorito un anticipo della fioritura di alcuni giorni con conseguenze positive sulla produzione finale. Il vantaggio produttivo medio in tutte le 42 situazioni monitorate è stato pari all’11,6%, come riportato nel grafico sottostante.

Da L’Informatore Agrario 10/2019

Dal grafico emerge che gli incrementi produttivi più significativi (bande rosse) si sono verificati nelle annate con primavere fresche e su terreni più freddi. Tuttavia anche con primavere nella norma (banda verde) gli incrementi produttivi sono dell’ordine del 4%. Ottima la risposta anche sui terreni franco sabbiosi (banda azzurra).

Anticipo dell’epoca di fioritura e maggiore vigore delle piante

Per quanto riguarda l’effetto della concimazione fosfo-azotata sull’epoca di fioritura, la tabella qui sotto mostra come, rispetto al testimone, la concimazione starter fosfo-azotata abbia portato un anticipo di circa quattro giorni su terreno freddo (ultima colonna a destra) e di due giorni su terreno più caldo.

Da L’Informatore Agrario 10/2019

Significativi anche gli effetti sull’altezza delle piante e sull’indice vegetativo, che rispecchia il buono stato di salute della coltura. La concimazione fosfo-azotata porta un maggiore benessere alla pianta, che aumenta la sua attività fotosintetica (0,54 contro 0,38 nei terreni freddi). Da notare anche come apporti separati di fosforo e azoto producano effetti meno significativi rispetto all’apporto in un’unica soluzione di un concime fosfo-azotato. Da sottolineare a questo proposito come siano di notevole interesse alcuni recenti concimi fosfo-azotati arricchiti di mesoelementi come magnesio e zolfo e di microelementi come zinco, manganese e ferro, ma anche con geoinsetticidi per difendere il seme dagli insetti terricoli.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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