Nessuno si ricorda più della barbabietola (ma quella bio rende bene)
Un pool di 180 aziende agricole nel 2021 ha coltivato per Coprob la barbabietola in regime di coltivazione biologico per 1900 ettari complessivi, cioè il 20% in più rispetto al 2020. I risultati sono stati giudicati molto buoni, nonostante il periodo di pre-raccolta sia stato caratterizzato da temperature molto elevate.
Una media di 3210 euro/ha di PLV
La produzione ha raggiunto punte di 6000 euro/ha di PLV e il 50% degli agricoltori ha superato i 3000 euro/ha, con una media complessiva di 3210 euro/ha di PLV (5,1 t/ha è la media di saccarosio). Teniamo conto che la PLV della barbabietola convenzionale si è attestata su una media di 2600-2700 euro/ha.
Un’alta percentuale di aziende ha realizzato l’analisi del terreno e questo ha consentito di verificare che i risultati migliori si sono ottenuti su terreni ricchi di fosforo e di sostanza organica.
Per quanto riguarda i costi di coltivazione, Coprob afferma che su un campione di aziende la media dei costi di coltivazione si è attestata su 2000 euro/ha.
La barbabietola italiana merita più spazio
La conclusione è che in presenza di percorsi agronomici corretti gli investimenti maggiori hanno portato a un margine tendenziale di oltre il 100%, quindi il capitale investito si è praticamente raddoppiato.
In vista dei prossimi piani colturali occorre dunque tenere conto di questa opportunità agronomica, considerando che la bieticoltura italiana merita di essere rafforzata. Anche in questo caso i consumatori danno indicazioni precise e nette, preferendo lo zucchero 100% italiano e ancora meglio se da coltivazioni biologiche.
Un commento
Gianluca
4 Novembre 2021 at 8:31 am
La solita favola del biologico… Se la gente dei controlli girerebbe realmente si rende conto anche un bambino che è impossibile che campi non diserbati siano completamente puliti e moltissime volte anche con erba morta con coltura in atto. Di biologico vero, almeno in Italia, ci sarà il 5% a dire tanto. La solita truffa legalizzata