Nuova Pac post 2022, tutte le novità: tagli pesanti per chi ha titoli alti

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La nuova Pac partirà il 1° gennaio 2022, se tutto andrà bene. Il pagamento di base resterà in vigore e il pagamento per clima e ambiente sarà obbligatorio, mentre diventeranno “facoltativi”, cioè a discrezione dello Stato membro, il pagamento per giovani agricoltori, i pagamenti accoppiati e i pagamenti per piccoli agricoltori. Infine, sarà soppresso il pagamento greening.

Le due possibili modalità della nuova Pac

Il pagamento di base potrà seguire due modalità differenti e l’Italia non si è ancora espressa sulla scelta che farà:

  1. Pagamento di base senza titoli
  2. Pagamenti di base con i titoli

Nel primo caso (nuova Pac senza titoli) si tratta di un pagamento di base uniforme per tutti gli agricoltori e, secondo i calcoli fatti dall’agronomo Angelo Frascarelli per Terra e Vita, il valore si attesta su 247 euro/ha circa.

Nel secondo caso (nuova Pac con i titoli), il valore dei nuovi titoli verrà ricalcolato nel 2022 facendo riferimento all’anno 2021, aggiungendo il pagamento greening. Verrà applicata una convergenza per avvicinare il valore dei titoli al valore medio nazionale, cioè 247 euro/ha nel 2026.

L’esempio di un’azienda agricola con titoli alti

Per capire come cambierà la nuova Pac, prendiamo il caso di un’azienda cerealicola con pagamento di base di 340 euro/ha, al quale si aggiungono un pagamento greening di 170 euro/ha e un pagamento accoppiato di 60 euro/ha, per un totale di 570 euro/ha nel 2019.

Nel 2020 e nel 2021, a causa della riduzione del budget, i pagamenti vengono tagliati del 3,9% e così per questi due anni si arriverà a un totale di 548 euro/ha.

A partire dal 2022 (si veda la tabella qui sotto), se l’Italia decide di andare avanti con i titoli, il pagamento di base diminuisce gradualmente, il greening sparisce, rimane il pagamento accoppiato (se l’Italia lo confermerà) e si aggiunge il nuovo pagamento “regimi ecologici”. Nel 2022 la Pac corrisponderà dunque a 496 euro/ha e diminuirà gradualmente per arrivare a un totale di 380 nel 2026.

Ma se l’Italia a partire dal 2022 decide di abolire i titoli, immediatamente l’azienda passa a un totale Pac di 380 euro che manterrà sino al 2026, quindi la situazione è molto differente da quella con i titoli. Dunque per gli agricoltori che hanno un valore dei titoli superiore a 247 euro/ha l’opzione più favorevole è quella della “nuova Pac con titoli”.

L’esempio di un’azienda agricola con titoli bassi

Nel caso di titoli bassi, invece, l’azienda cerealicola ha un pagamento di base di 130 euro/ha, al quale si aggiungono il pagamento greening e l’accoppiato. Dal 2020 sino al 2026 il pagamento di base aumenta gradualmente sino a raggiungere il valore medio nazionale di 247 euro/ha. Ma nel caso in cui l’Italia decida di abolire i titoli storici, i 247 euro/ha di pagamento di base si incasseranno già a partire dal 2022 senza aspettare il 2026.

Quindi, per tutti coloro che hanno un valore dei titoli del pagamento di base inferiore a 247 euro/ha, l’opzione “nuova Pac senza titoli” è la più conveniente.

La conclusione, comunque vadano le cose, è che il sostegno della Pac verrà mantenuto anche nel periodo 2022-2026, ma l’agricoltore dovrà considerarlo solo “un di più” e non un cardine della redditività, che andrà ricercata attraverso un nuovo approccio al mercato e all’innovazione genetica e tecnologica.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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