Pac, già attivi i controlli sulla condizionalità

Sino allo scorso anno i controlli da parte di Agea sugli interventi Pac si mettevano in moto non prima del mese di luglio, cioè successivamente alla data di scadenza della presentazione della domanda di aiuto da parte degli agricoltori. Quest’anno invece i controlli sono partiti già dal mese di aprile, per il momento senza l’ausilio dei sistemi satellitari Sentinel, bensì con visite in campo a campione, sulla base della documentazione Pac presentata negli anni 2021 e 2022. Quindi si tratta di controlli anticipati su parcelle di terreno prima che l’agricoltore presenti la domanda Pac, ovvero senza sapere quali saranno gli impegni che l’agricoltore si assumerà nel 2023.
Il richiamo dell’Ue all’Italia
Questo cambio di metodo è dovuto al fatto che negli anni passati i controlli venivano effettuati quando le colture seminate nell’autunno dell’anno precedente erano già state in gran parte raccolte, e questo ha indotto l’Unione europea a raccomandare all’Italia una nuova tempistica di lavoro.
Con i controlli che si stanno già effettuando in tutta Italia vengono individuati soprattutto dei “segni agronomici” che serviranno per verificare il rispetto delle nuove norme sulla condizionalità rafforzata (le BCAA e le CGO) e sugli eco-schemi. Solo nei mesi successivi si adotteranno anche le verifiche satellitari per monitorare, sempre a campione, alcuni requisiti della condizionalità rafforzata quali il divieto di bruciatura delle stoppie (BCAA 3), il contrasto ai fenomeni erosivi (BCAA 5), la copertura del suolo (BCAA 6) e la copertura dei prati permanenti (BCAA 1 e 9).
Come vengono individuati i campioni
L’estrazione dei campioni da controllare avviene sulla base di dati storici e territoriali, tenendo conto delle aree che presentano maggiori superfici dichiarate nelle domande Pac degli anni 2021 e 2022 e anche dell’entità degli importi dei premi erogati. Partendo da un territorio provinciale, si forma prima un reticolo con una maglia di 5 km x 5 km, per poi passare a tasselli di 1 km x 1 km all’interno dei quali si identificano gli appezzamenti da controllare.


I controlli continueranno anche nei mesi successivi la presentazione della domanda da parte degli agricoltori e a quel punto le verifiche si completeranno con l’analisi del quaderno di campagna.
Un commento
Andrea Miccoli
30 Aprile 2023 at 12:48 pm
Io da agricoltore eliminerei del tutto i famosi aiuti agea e pagherei il giusto sulla produzione, sai quanta gente che ,seduta alla poltrona ,potrebbe pensare di andare a zappare e non di vivere sopra le spalle altrui