Gestione sostenibile degli agrofarmaci: le nuove regole europee

Regole gestione agrofarmaci

Difesa integrata obbligatoria, formazione per gli agricoltori, utilizzatori e controllo periodico funzionale delle irroratrici: sono solo le principali norme introdotte dal PAN (Piano di Azione Nazionale), che in Italia recepisce la direttiva UE n. 128 sull’uso sostenibile degli agrofarmaci.

Sono due le date importanti da annotare con cura:

26 novembre 2015: abilitazione all’uso degli agrofarmaci

Si tratta del termine ultimo per avere il certificato di abilitazione all’uso degli agrofarmaci. Il titolo è obbligatorio per utilizzatori professionali, distributori e consulenti.

  • Utilizzatore: è colui che utilizza in campo gli agrofarmaci.
  • Distributore: è la persona che ha il certificato di abilitazione alla vendita degli agrofarmaci, e che immette i prodotti sul mercato.
  • Consulente: chi è in possesso di certificato di abilitazione alla consulenza in materia di uso sostenibile degli agrofarmaci.

La responsabilità della formazione sulll’utilizzo degli agrofarmaci è competenza delle Regioni e delle Provincie autonome.

26 novembre 2016: controllo delle macchine per la distribuzione degli agrofarmaci

Si tratta del termine ultimo per sottoporre le macchine di distribuzione degli agrofarmaci ai controlli funzionali, che poi dovranno essere effettuati ogni 5 anni fino al 2020, e in seguito ogni 3 anni.

Questi sono i controlli obbligatori sulle attrezzature agricole addette alla distribuzione di agrofarmaci:

  • funzionalità del circuito idraulico;
  • funzionalità degli ugelli e dei dispositivi antigoccia;
  • pulizia dei filtri e degli ugelli;
  • verifica dell’integrità delle protezioni delle macchine (ad esempio, del giunto cardanico e della guida di protezione del ventilatore).

Ci sono inoltre dei controlli volontari, non obbligatori, ma che è bene effettuare periodicamente:

  • volume di distribuzione;
  • tipo di ugello;
  • portata dell’ugello;
  • portata e direzione dell’aria generata dal ventilatore;
  • pressione di esercizio;
  • altezza di lavoro;
  • velocità di avanzamento.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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