Roberto Bartolini31 Maggio 20244min14370

Stop a S-metolaclor, come comportarsi su sorgo e soia

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La revoca di S-metolaclor, un prodotto molto utilizzato per il controllo delle infestanti graminacee estive e di alcune specie a foglia larga come le amarantacee, stabilisce che la vendita dei prodotti contenenti questo principio attivo terminerà il 14 giugno 2024 e l’impiego in campo da parte degli agricoltori il 23 luglio 2024, data ultima anche per smaltire le scorte di magazzino. A questo punto diventa indispensabile implementare l’integrazione di più mezzi di lotta per contrastare la nascita delle infestanti, e tra questi, l’avvicendamento colturale diventa una strategia indispensabile grazie all’alternanza di colture a ciclo autunno-primaverile con quelle estive.

Altrettanto importante è devitalizzare le infestanti nei periodi intercolturali per evitare disseminazioni e limitare la diffusione delle perennanti come la sorghetta. Altre pratiche utili sono la preparazione anticipata dei terreni, la pratica della falsa semina e gli interventi di sarchia-rincalzatura con attrezzature di nuova generazione.

La nuovissima sarchiatrice interfilare Kverneland Onyx taglia le radici delle erbe infestanti il più vicino possibile alle piante, senza danneggiare le colture e garantendo una linea retta all’interno della fila.

Sul numero 17/2024 dell’Informatore Agrario, Giovanni Campagna e Mirco Fabbri indicano le strategie di diserbo alternative per le principali colture sulle quali si utilizza l’S-metolaclor. Di seguito riportiamo i loro consigli per sorgo e soia, che soffriranno maggiormente per la perdita di S-metolaclor.

Le alternative per il diserbo del sorgo

Per il controllo delle graminacee si può utilizzare il pendimentalin in miscela con aclonifen per ampliare lo spettro di azione. Per ottimizzare l’azione graminicida è necessario favorire la pronta emergenza della coltura con semine ritardate, ricorrendo in post-emergenza precoce al mesotrione o al più recente sulcotrione, validi per contrastare le nascite scalari di abutilon.

Per contrastare le specie a foglia larga perennanti e annuali, si possono utilizzare prodotti ormonici come 2,4 D e MCPA, nonché ormonosimile come dicamba e fluroxipir. Altro erbicidi di contatto da utilizzare sono bentazone e piridate.

Le alternative per la soia

Per la soia ci si può orientare su erbicidi residuali ad azione graminicida come flufenacet e petoxamide e per il controllo delle amarantacee si può ricorrere ad altri residuali da porre in miscela come metribuzin, metobromuron e aclonifen.

In post-emergenza, le miscele di imazamox + tifensulfuron metile controllano graminacee e amarantacee non resistenti. Nel caso di amarantacee resistenti si deve invece ricorrere a trattamenti preventivi con applicazioni precoci di bifenox e bentazone.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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