Aratura, minima e sodo applicati al frumento ibrido
![foto 1](http://www.ilnuovoagricoltore.it/wp-content/uploads/2024/06/foto-1.jpg)
La Fondazione Negrini di Sermide-Felonica, RV Venturoli Sementi e l’Università di Bologna hanno messo in campo, su 5 appezzamenti per un totale di 10 ettari della Fondazione, una prova di confronto tra il frumento tenero ibrido Hycardi e una varietà tradizionale Aiace, su tre diverse tipologie di preparazione del terreno:
- Convenzionale: aratura alla profondità di 35 cm + un passaggio di erpice rotante.
- Minima lavorazione: passaggio di dischiera da minima lavorazione + semina con combinata da minima.
- Sodo: semina diretta su stoppie dopo un passaggio di erbicida totale.
![](https://www.ilnuovoagricoltore.it/wp-content/uploads/2024/06/foto-2.jpg)
![](https://www.ilnuovoagricoltore.it/wp-content/uploads/2024/06/Mappa-prove-Fondazione-Negrini-RV-Venturoli.jpg)
La prova prevede anche la determinazione del carbon farming, cioè la quota di CO2 sequestrata dalle tre diverse tipologie di preparazione del terreno.
![](https://www.ilnuovoagricoltore.it/wp-content/uploads/2024/06/mappe.jpg)
Il percorso colturale
Le semina è avvenuta il 27 novembre 2023. Per ogni appezzamento, metà superficie è stata seminata con l’ibrido Hycardi a 150 semi/mq e l’altra metà con la varietà tradizionale Aiace a 500 semi/mq.
La concimazione è stata effettuata in due tempi, il 22 marzo con 185 kg/ha di nitrato ammonico e il 13 aprile con 280 kg/ha di urea. In concomitanza con il diserbo, è stato distribuito su tutta la superficie un prodotto biostimolante, Nutribio N con il coadiuvante Siapton.
3 tesi a confronto sulla minima lavorazione
La tesi di minima lavorazione è stata applicata su 3 appezzamenti diversi applicando 3 percorsi agronomici:
- Appezzamento 1 – Ibrido Hycardi: metà superficie con biostimolante Ruter AA in botticella (distribuito il 10 maggio a 3 l/ha) e metà superficie solo concime minerale.
- Appezzamento 2 – Metà superficie Hycardi e metà superficie con Aiace: concimazione minerale su entrambi.
- Appezzamento 3 – Aiace: metà superficie con biostimolante Ruter AA in botticella (distribuito il 10 maggio a 3 l/ha) e metà superficie colo con concimazione minerale.
![](https://www.ilnuovoagricoltore.it/wp-content/uploads/2024/06/Immagine-NDVI-Maggio.jpg)
Il decorso stagionale
Dopo la semina di fine novembre il decorso stagionale è stato molto piovoso, con grossi problemi di asfissia radicale, maggiori sul frumento seminato su minima e sodo che ha occupato i terreni che presentano oltre il 50% di frazione argillosa. La tesi con aratura è stata collocata sui terreni più sciolti.
La fioritura di tutti gli appezzamenti è risultata scalare, con una situazione migliore sui terreni più leggeri che hanno drenato gli eccessi di pioggia. Al 20 di maggio il frumento è in completa spigatura.
3 commenti
Vella Antoniomariano
4 Giugno 2024 at 5:46 am
Sono un Agricoltore campano e coltivo o miei campi in SD dal 1992 e Cover , senza alcuna lavorazione ,
Adotto questo (SISTEMA DI COLTIVAZIONE) per tanti motivi , e difficile elencarli tutti in poche parole .
Sono Perito Agrario e questa passione per la SD mi e stata tramandata dai miei genitori che da sempre hanno adottato tecniche di agricoltura conservativa .
Dal 2004 sono diventato costruttore di macchine da SODO . Leggo sempre i vostri articoli .
La SD e un mondo tutto da scoprire, e dopo tanti anni di esperienze vissute in collaborazione con agronomi Argentini posso dire ; (Sono fortunato di essere partecipe di questo Cambiamento).
Gianni carlevaro
4 Giugno 2024 at 8:04 am
Aspettiamo la pubblicazione di risultati. Quantità e qualità di granella prodotta e di tossine. Costi di produzione. Sfruttamento del terreno. CO2 prodotta dalle lavorazioni. C02 assorbita dalla massa vegetale. Economicità tempi di lavorazione. Emergenza delle infestanti a medio lungo termine.
Domenico
5 Giugno 2024 at 5:55 pm
Aspettiamo di vedere i risultati pur sapendo che è il primo anno di prova. Sarebbe interessante visto i costi di produzione attuali. Buon lavoro