Pac, i pagamenti accoppiati 2018 arrivano entro il 30 giugno: ecco gli importi

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Agea, con la circolare n. 49652, ha comunicato gli importi definitivi dei pagamenti dell’articolo 52, che saranno erogati agli agricoltori entro il 30 giugno prossimo.

Frumento duro

È riservato agli agricoltori delle regioni Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Il pagamento accoppiato è pari a 75,67 euro/ha.

Soia

Gli agricoltori di Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna percepiranno 66,39 euro/ha nei seguenti limiti:

  • L’intera superficie per i primi 5 ettari.
  • Per la superficie eccedente i 5 ettari il premio andrà sul 10% della superficie.

L’aiuto è concesso, per superfici oltre i 5 ha, sino a un numero massimo di ettari a soia pari al 10% della superficie aziendale. Per esempio, in un’azienda con superficie a soia di 20 ha, la superficie massima ammissibile al premio è pari a 6,5 ha.

Proteaginose

Le colture ammesse sono girasole, colza, leguminose da granella come pisello, fava, favino, favetta, lupino, fagiolo, cece, lenticchia e vecce, erbai annuali di sole leguminose. L’aiuto vale per Toscana, Umbria, Marche e Lazio ed è pari a 49,48 euro/ha.

Leguminose da granella

Le colture ammesse al premio sono pisello, fava, favino, favetta, lupino, fagiolo, cece, lenticchia, vecce ed erbari annuali di sole leguminose. Le regioni alle quali è riservato il premio sono Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Il premio è pari a 24,83 euro/ha.

Barbabietola da zucchero

Il pagamento erogato per le superfici 2018 è elevato e pari a 486,90 euro/ha.

Riso

Il pagamento erogato è pari a 101,71 euro/ha.

Pomodoro da industria

Il pagamento erogato è pari a 189,21 euro/ha.

Olivo

Gli impianti dislocati in Puglia, Calabria e Liguria ricevono un premio di base accoppiato pari a 89,20 euro/ha. In aggiunta a questo, gli oliveti di Puglia e Calabria ricevono un premio aggiuntivo pari a 112,29 euro/ha.

Il premio per “olivicoltura di rilevanza economica, sociale territoriale e ambientale”, a differenza degli altri anni, vale per tutto il territorio nazionale e si rivolge a oliveti che aderiscono ai sistemi di qualità Dop e Igp. Il pagamento erogato è pari a 128,17 euro/ha, che si somma al premio di base (per Liguria, Puglia e Calabria) e al pagamento aggiuntivo (per Puglia e Calabria).

Latte bovino

Il premio è destinato ad allevamenti di qualità ed è pari a 78,11 euro/capo, che si eleva a 146,99 euro/capo per le zone montane.

Bufale

È riconosciuto per bufale con età superiore a 30 mesi che abbiano partorito nel corso dell’anno 2018. Il premio è pari a 44,24 euro/capo.

Vacche nutrici

Tre tipologie di pagamento:

  • Per le vacche nutrici iscritte ai libri genealogici o ai registri anagrafici: 124,66 euro/capo.
  • Per le vacche nutrici inserite nei piani selettivi e gestione di razza, si somma al pagamento di base quello specifico, pari a 148,12 euro/capo.
  • Per le vacche nutrici non iscritte: 80,58 euro/capo.

Bovini macellati

Il premio viene riconosciuto a bovini da carne di età compresa tra 12 e 24 mesi al momento della macellazione, che siano stati in allevamento per non meno di 6 mesi. L’importo è pari a 42,35 euro/capo.

Ai capi che presentano i seguenti requisiti viene erogato un premio superiore, pari a 60,16 euro/capo:

  • capi allevati per almeno 12 mesi nell’allevamento del richiedente;
  • capi aderenti al sistema di qualità;
  • capi rientranti in un sistema di etichettatura;
  • capi certificati come Dop e Igp

Ovini

L’aiuto viene assegnato alle agnelle da rimonta dei greggi che fanno parte dei piano regionali di selezione per la resistenza alle scrapie. L’importo è pari a 25,94 euro/capo. Viene destinato un premio speciale pari a 5,38 euro/capo agli allevatori i cui capi ovini e caprini macellati sono certificati come Dop e Igp.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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