14 euro ogni 100 kg di latte consegnato in meno: le scadenze per presentare domanda

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È ancora in vigore il piano dell’Unione europea per favorire la diminuzione dell’offerta di latte e cercare di sostenere il mercato. Possono parteciparvi tutti i produttori attivi di latte bovino, ma è limitato al latte consegnato ai primi acquirenti.

Il premio fissato è di 14 euro ogni 100 kg di latte consegnato in meno, in un periodo di 3 mesi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’entità di riduzione delle consegne non deve essere inferiore a 1500 kg e non può superare il 50% del latte consegnato nel periodo di riferimento.

Le prossime scadenze per presentare domanda

La riduzione della produzione di latte è dunque relativa al trimestre prescelto dall’allevatore e la prima scadenza è stata il 12 ottobre. Queste le prossime scadenze:

  • Entro le ore 12.00 del 9 novembre 2016 per il terzo periodo di riduzione riferito a dicembre 2016 e gennaio e febbraio 2017.
  • Entro le ore 12.00 del 7 dicembre 2016 per il quarto periodo di riduzione riferito a gennaio, febbraio e marzo 2017.

Se l’azienda nel periodo prescelto non dovesse riuscire a rispettare la riduzione della produzione indicata nella domanda, l’Ue applicherà delle penali progressive.

Domande solo in forma telematica

Le domande di partecipazione al programma europeo di riduzione della produzione di latte bovino debbono essere obbligatoriamente presentate in forma telematica e inoltrate ad Agea o agli organismi pagatori direttamente dall’allevatore e per mezzo di organizzazioni professionali riconosciute o attraverso le cooperative cui la stalla fosse associata.

Un pacchetto anticrisi un po’ folle

C’è da chiedersi se è davvero una cosa ben fatta incassare 14 centesimi al litro di latte per ridurre una produzione italiana che è al di sotto di oltre il 30% del fabbisogno interno nazionale di latte bovino. Tant’è che, su oltre 52 mila domande avanzate in tutta Europa, solo 921 vengono dall’Italia per circa 23.000 tonnellate di latte. Se ne deduce che sinora gli allevatori italiani risultano molto più saggi di tutti i politici, europei e italiani compresi.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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