Calderoni: “Una Pac più giusta per non mettere a rischio la produzione agricola”

IMG-20240208-WA0002

«Gli impegni stabiliti dal Green Deal europeo per l’agricoltura (-50% di agrofarmaci, -50% di antimicrobiotici, -20% di concimi N e P, e +25% della SAU destinata alla produzione biologica) si traducono in maggiori costi diretti per l’agricoltore e in una contrazione della produzione. Per questo è necessaria e urgente una revisione degli obiettivi». Sono parole nette quelle di Stefano Calderoni, presidente Cia-Agricoltori Italiani di Ferrara, pronunciate in occasione di un incontro per discutere sugli aggiustamenti da fare alla Pac attuale e delineare quella post 2027.

Stefano Calderoni, presidente Cia-Agricoltori Italiani di Ferrara.

L’Europa agricola è la più sostenibile del pianeta

«In uno scenario di crescita della domanda alimentare – continua Calderoni – si spinge l’offerta a riorganizzarsi e il rischio concreto è quello di un’Europa che diventi il giardino del mondo e di concentrare l’inquinamento nelle aree del globo con sistemi normativi e di controllo più deboli». Invece l’Europa agricola è già oggi la più sostenibile del pianeta e sono i numeri a dimostrarlo. «L’Europa – afferma Calderoni – è l’unica area del globo ad avere diminuito l’uso di fertilizzanti a base di azoto, facendo registrare un -15% tra il 1990 e il 2019. Per quanto riguarda gli agrofarmaci, in Europa ci sono gli standard più elevati in termini di minimizzazione dei rischi per la salute umana e per l’ambiente. Circa un terzo degli agrofarmaci autorizzati in Brasile e nei paesi sudamericani, dai quali importiamo i prodotti, sono vietati in Ue. Nel comparto ortofrutticolo sono stati censiti 14 agrofarmaci utilizzati nell’agricoltura argentina e 18 utilizzati in Brasile che non sono ammessi in Europa».

Prodotti tossici nel Mercosur e in Usa

Nei paesi del Mercosur è ammesso il Paraquat, usato in particolare per soia e mais, che risulta molto tossico. Anche Cianamide, Picoxystrobin e Propargite sono considerati potenzialmente cancerogeni, e anche in tutti gli Stati Uniti un quarto degli agrofarmaci utilizzati risulta vietato nell’Ue.

Per quanto riguarda le emissioni, Cina, Brasile e Usa coprono circa il 27% delle emissioni agricole globali, cresciute di circa il 15% tra il 1990 e il 2019. Solo l’Ue ha un saldo negativo: -18,5%. Nello stesso periodo le emissioni dell’agricoltura brasiliana sono cresciute del 47%, mentre quelle dell’agricoltura cinese e statunitense rispettivamente del +9,7% e del +6,2%.

L’agricoltore è salvaguardia dell’ambiente

Tre diversi studi internazionali ricordano che l’aumento delle richieste ambientali del Green Deal porteranno a una diminuzione della produttività agricola in Europa e il conseguente aumento delle importazioni dai paesi extra Ue. Questo porterà inoltre a un aumento dei prezzi al consumo dei prodotti agroalimentari e al calo della redditività dei produttori agricoli europei.

«Gli agricoltori – conclude Calderoni – sono i primi a essere impegnati a salvaguardare l’ambiente, perché lavorano a cielo aperto, ma non possono essere sottoposti a vincoli eccessivi di stampo ideologico che ridurrebbero ulteriormente la redditività. Le conseguenze di ordine economico e sociale dovute all’arretramento dell’agricoltura europea sarebbero incalcolabili per i territori agricoli».

Un’ultima considerazione: è necessario che le politiche europee e nazionali investano la maggior parte delle risorse in agricoltura non per l’assistenzialismo, bensì per sostenere gli agricoltori nella cosiddetta transizione ecologica, che comunque deve avere tempi più lunghi rispetto a quelli a suo tempo progettati.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato I campi obbligatori sono contrassegnati


Chi siamo

Nato nel 2014, Il Nuovo Agricoltore è un portale informativo dedicato all’agricoltura, con un occhio di riguardo alle innovazioni tecnologiche. Il progetto è sviluppato da Kverneland Group Italia.


CONTATTACI