Diserbo cereali a paglia: un nuovo prodotto a basso dosaggio efficace contro le infestanti resistenti

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Chi semina frumento tenero, frumento duro, orzo, triticale o farro è sempre più preoccupato per lo sviluppo di popolazioni di infestanti resistenti agli erbicidi più comunemente usati. Il caso più eclatante riguarda il papavero, che dimostra di non essere più sensibile agli erbicidi ALS (inibitori dell’enzima acetolattato), ma va segnalato anche il caso della fumaria, che è resistente al florasulam e che viene controllata solo parzialmente dalle solfuniluree. Inoltre, in certe aree di coltivazione sta cominciando a creare qualche problema anche il controllo del cardo mariano.

A queste problematiche legate alla resistenza di infestanti agli erbicidi, si aggiungono problematiche legate a condizioni climatiche troppo secche o troppo umide oppure al mantenimento di efficacia nel caso di miscele estemporanee di più prodotti, quando si vogliono controllare dicotiledoni e graminacee con un unico intervento.

Sul mercato arriva una nuova molecola molto interessante

Dow AgroSciences, per l’imminente campagna dei cereali vernini, ha messo a punto e in vendita una nuovissima molecola che si chiama Arylex Active, declinata in tre formulati commerciali chiamati Zypar (a base di Arylex e florasulam con bagnante ad antidoto), Pixxaro (a base di Arylex e fluroxypyr con antidoto) e Manhattan (a base di Arylex e aminopyralid con antidoto), che ha i seguenti punti di forza:

  • È molto efficace a dosaggi estremamente bassi (5-7,5 grammi/ha, contro per esempio 45-120 grammi/ha di Clopyralid, 100-200 grammi/ha di Fluroxypyr e 100-750 grammi/ha del 2,4-D).
  • È molto efficace sulle infestanti resistenti.
  • È sempre attivo anche con condizioni climatiche difficili come il freddo e l’umidità tipici del fine inverno-inizio primavera.
  • Ha grande flessibilità di impiego dall’inizio dell’accestimento sino alla fase di botticella.

Arylex Active è stato testato in pieno campo per due anni dai servizi tecnici di numerose strutture associate e ha dimostrato caratteristiche davvero uniche per il diserbo dei cereali a paglia.

I punti forti di Zypar e Pixxaro

Zypar è probabilmente l’erbicida con il più ampio spettro di azione sulle infestanti a foglia larga che ci sia sul mercato. Pixxaro invece, meno attivo su crucifere e composite, è molto adatto per la composizione di miscele con ASL cross spectrum.

Entrambi permettono di risolvere o prevenire il problema del papavero resistente, di eliminare completamente la fumaria e di controllare il cardo mariano. Ottima attività anche contro fallopia, poligono aviculare e chenopodio.

Entrambi i prodotti manifestano inoltre una rapida degradazione nel terreno, non ponendo alcun problema alle colture in successione ai cereali a paglia, comprese le colture di secondo raccolto.

Posizionamento dei due prodotti

L’attività dei due nuovi erbicidi non è condizionata dalle temperature, anche se è sempre preferibile combattere le infestanti quando sono giovani. Nel caso del cardo mariano l’applicazione va fatta precocemente, dato che la coltura cresce rapidamente, mentre nel caso dello stoppione il trattamento dovrà essere più tardivo.

Zypar con applicazioni precoci ha mostrato ottimo contenimento di galium, camomilla, papavero, fumaria. Pixxaro può essere usato anche leggermente più tardi in miscela con altri formulati.

Fate una prova di confronto, anche su una piccola superficie

A questo punto sarebbe bene che i nostri cerealicoltori dedicassero, in occasione delle prossime semine, almeno una parte della loro superficie a un test con questa nuova molecola che dovrebbe risolvere alcuni problemi emergenti e quindi concorrere ad aumentare la redditività della coltura.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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