Ecomat, l’aratro che non fa l’aratro: perfetto per la minima lavorazione
Gli amici aratori finalmente saranno contenti: Il Nuovo Agricoltore scrive su un aratro, e per di più ne tesse le lodi. Ma non ci siamo convertiti improvvisamente, e nemmeno rinneghiamo tutto quello che abbiamo sempre affermato a proposito di minima lavorazione. Il fatto è che Kverneland Group ha presentato, nel corso delle giornate dimostrative in campo per i giornalisti e per i concessionari italiani organizzate la settimana scorsa presso l’azienda agricola Vittoria di Portomaggiore dei fratelli Tomasoni, «un aratro che non fa l’aratro», come ha detto bene Sandro Battini, direttore commerciale di Kverneland Group Italia, nel video qui sotto.
Progettazione esclusiva dei corpi
Corpi particolarissimi e unici nella progettazione e nella costruzione, con la ben nota qualità di Kverneland, lavorano a una profondità che va da 6 a 18 cm senza invertire completamente le zolle, quindi rispettando il terreno e la sua micro e macrofauna.
Il loro design speciale, corto, alto e molto cilindrico, consente un efficiente effetto di rivoltamento del terreno solo a 180 gradi.
Quando si usa l’Ecomat
Kverneland Ecomat si usa quando si devono gestire ingenti quantità di letame, liquami o digestati, quando si devono interrare a poca profondità le colture di copertura, quando siamo di fronte a una massa abbondate di residui colturali di grandi dimensioni e quando ci si trova davanti a un compattamento del terreno, poiché l’impatto non avviene nel solco bensì nello strato superiore del terreno, arato istantaneamente. E poi sui terreni molto pesanti in condizioni avverse, migliorando il profilo del suolo.
Ecomat mette tutti d’accordo
Ecomat finalmente mette d’accordo tutti: quelli che non vogliono rinunciare all’aratro e quelli, come noi, paladini della minima lavorazione e contrari all’inversione della fetta di terreno di 360 gradi, che è una vera iattura con la siccità che ci ritroviamo. Inoltre Ecomat è ideale anche per gli agricoltori biologici che non possono usare diserbanti, perché assicurano una ottima gestione meccanica delle infestanti.
Disponibile a 8 e 10 corpi e con una larghezza di lavoro regolabile da 30 a 50 cm, l’Ecomat fuori solco di Kverneland può lavorare da 2,40 a 5,00 metri. Con un passo da 65 cm, l’aratro è piuttosto compatto e richiede solo una capacità di sollevamento di circa 7 tonnellate, adatto alla maggior parte dei trattori di medie dimensioni.
Trasporto e regolazioni
Gli aratri lunghi, come per esempio Ecomat a 10 corpi, possono comportare un rischio per la sicurezza durante il trasporto in passaggi stretti, all’uscita dall’azienda agricola o nelle rotatorie. La soluzione di trasporto a “rimorchio” (TTS) di Kverneland consente invece all’aratro di comportarsi come un rimorchio: in questo modo si massimizza la sicurezza per il conducente e per chiunque si trovi nei paraggi.
Il punto di rotazione della combinazione di trattore e aratro si trova al centro. Pertanto, non vi è alcun ribaltamento. Inoltre, un aratro lungo in trasporto è spesso troppo alto per passare per esempio sotto i ponti. Il Kverneland Ecomat fuori solco si abbassa per ottimizzare l’altezza e risolve il problema.
Un altro vantaggio è infine la facilità e rapidità di regolazione: basta un minuto per impostare l’aratro dal trasporto all’aratura e viceversa.
Variazione della larghezza di lavoro
A seconda delle condizioni del terreno, della velocità e dei residui vegetali, la modifica della larghezza di lavoro consente di ottenere i migliori risultati di aratura. Si può fare facilmente operare spostando solo un bullone (30, 35, 40, 45, 50 cm, cioè 12″-20″).
Un commento
Stefano
30 Giugno 2022 at 10:55 pm
Io ho acquistato per la minima lavorazione un aratro EMMEGIEMME: aro a max 15 cm di profondità e riesco a tirarlo alla grande con un 75 cv nonostante sia un trivomere.
Dire che sono contento è poco.
Lo consiglio vivamente!