Agricoltura, minima lavorazione profonda contro i cambiamenti climatici
Quest’anno l’andamento climatico piovoso ha reso molto difficile lavorare i terreni agricoli in tempera, quindi è presumibile che dopo la raccolta sia necessario intervenire con attrezzature specifiche per ripristinare un’accettabile porosità del terreno riducendo il compattamento, che è un fenomeno che compromette le rese delle colture. Infatti le radici delle piante fanno fatica a penetrare gli strati compatti e questo crea indisponibilità di acqua e di nutrienti con la una perdita di produzione.
L’aratura non è necessaria
Ma per rimettere in sesto il terreno non è necessario ricorrere sempre e soltanto all’aratro, con il conseguente rivoltamento della fetta di terreno. Questo fattore, infatti, provoca danni all’attività microbica del suolo portando in profondità i microrganismi, che sono gli artefici della degradazione della sostanza organica in humus, quindi della fertilità dei terreni. All’aratura poi segue l’erpicatura che, affinando le zolle, rompe ulteriormente gli aggregati del terreno mineralizzando la sostanza organica e impoverendo il suolo.
Il dissodatore Kverneland CLI
Una possibile alternativa è nella cosiddetta minima lavorazione profonda a 35-40 cm utilizzando decompattatori di nuova concezione, come per esempio il Kverneland CLI, che può operare a profondità variabili da 15 a 40 cm e può essere combinato con dischiere e seminatrici.
Le ancore a profilo laterale curvo del CLI agiscono sollevando il suolo senza rivoltarlo e senza distruggerne il profilo. Esse esercitano una tensione verticale costante, mantenendo un’ottima vibrazione che aumenta la fessurazione del terreno. Grazie al design del CLI, la combinazione con il Qualidisc o il Qualidisc Farmer (3 metri di larghezza di lavoro, 30 cm di profondità) richiede solo 160 cavalli di potenza del trattore, contenendo il consumo di carburante.
DTX per due lavorazioni minime
Pensato come un attrezzo portato per il contemporaneo dissodamento e incorporamento dei residui utilizzabile con trattori di potenze tra i 200 e i 260 CV, il Kverneland DTX è estremamente versatile.
DTX combina i denti (Pro-lift o LD) con la dischiera compatta Qualidisc Farmer (Ø 520 mm). Il terreno può essere lavorato fino a una profondità di 40 cm con le ancore e preparato superficialmente fino a 10 cm dai dischi. Ancore, dischi e rullo sono connessi da un telaio di alta qualità che offre robustezza in tutte le condizioni di lavoro.
Il DTX è equipaggiato con i deflettori laterali ben conosciuti tramite la gamma Qualidisc. Questi ultimi sono garanzia di un perfetto livellamento del terreno.
L’efficacia dimostrata del rullo DD a diametro di 600 mm comprende un consolidamento del terreno che conferisce resistenza all’azione dell’acqua da eventi piovosi intensi e allo stesso tempo un controllo attivo della profondità di lavoro. Il rullo è equipaggiato con raschietti rinforzati e cuscinetti sigillati autolubrificati.
Semina combinata delle cover crops
Al DTX possono essere abbinate le seminatrici Kverneland a-drill 200 e 500, rispettivamente con 200 o 500 litri di capacità, progettate per la distribuzione rapida a spaglio delle cover crops durante le operazioni di coltivazione. Inoltre possono essere utilizzate per la semina di loietto o per differenti miscugli. I due modelli sono disponibili a seconda della volumetria di semina.
La a-drill 200 può essere usata per la semina di piccole quantità con semi minuti, mentre la a-drill 500 è utilizzata per semine di quantità dai 25 ai 50 kg ettaro.