Roberto Bartolini30 Gennaio 20192min10660

Frumento, concentriamo la maggior parte dell’azoto nella fase di fine accestimento

frumento-azoto-zolfo

Fatta eccezione per eventuali interventi di soccorso con azoto a pronto assorbimento se il frumento mostra sofferenza, la maggior parte dell’azoto (almeno il 60%) e una quota di zolfo vanno distribuiti sul grano nella fase di fine accestimento. Infatti in questa fase del suo ciclo biologico il frumento assorbe il nutriente con continuità e quindi è più che mai conveniente, se si opta per l’unico intervento, puntare su fertilizzanti a cessione graduale dell’azoto.

Altro momento topico è la levata, fase nella quale si cominciano a differenziare le spighe e i nodi cominciano a distanziarsi. Si tratta di una fase di intenso assorbimento e in questo caso la forma di azoto consigliata e più impiegata è quella a basso costo, cioè l’urea.

Massima attenzione va posta allo zolfo che è responsabile, in buona parte, dell’accumulo delle proteine nella granella. Quindi è un fattore che influenza la qualità e il prezzo di mercato del raccolto.

Una recente sperimentazione condotta da Terremerse a Ravenna dimostra come l’apporto di un concime azotato con zolfo abbia favorito un incremento di proteine dal 13,7 al 14,2%.

Ma quanto zolfo occorre? Almeno 20-30 kg/ha di SO3. Se poi l’agricoltore punta al massimo della qualità, sarà bene riservi un 25% dell’azoto totale da distribuire al momento della spigatura.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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