Frumento: qual è l’epoca giusta per effettuare i trattamenti contro septoriosi e fusariosi
Ci sono le ruggini e c’è l’oidio, ma non c’è dubbio che i due nemici giurati più pericolosi per i frumenti e gli altri cereali a paglia sono la septoriosi e la fusariosi della spiga. Per avere successo nel combatterli è però importante scegliere il momento giusto per l’applicazione.
Il doppio trattamento all’epoca ideale
Gianfranco Pradolesi della Ricerca e Sviluppo di Terremerse, sulla base di una esperienza pluriennale in campo, afferma che la strategia in grado di fornire i migliori risultati è quella che prevede un primo intervento in levata del frumento, più precisamente all’emissione della penultima o ultima foglia (indicativamente prima-seconda decade di aprile), e un secondo intervento in spigatura, cioè verso i primi di maggio, in modo che tra le due applicazioni non trascorrano più di tre settimane per garantire l’ottimale protezione di tutta la parte aerea del cereale.
Con il trattamento in levata si possono controllare anche l’oidio e la ruggine gialla.
Perché non trattare alla “foglia a bandiera”
In linea teorica la fase ottimale per distribuire i fungicidi è l’emissione della foglia a bandiera del frumento, ma si è visto che questo momento è troppo in anticipo per proteggere efficacemente la spiga dalla fusariosi.
Viceversa l’intervento in spigatura, o meglio a inizio antesi, è ben calibrato per combattere la fusariosi ma troppo anticipato per frenare la septoriosi e gli attacchi di ruggine bruna.
Quali prodotti scegliere per un controllo completo
Per il primo trattamento in levata: strobilurine o principi attivi appartenenti alla nuova famiglia dei SDHI (per esempio Zantara, Xemium).
Per il secondo trattamento in spigatura: prodotti appartenenti al gruppo degli inibitori dell’ergosterolo (per esempio Comet, Prosaro) con una spiccata attività contro le malattie fogliari nella protezione delle ultime foglie.
5 commenti
alessandro
30 Marzo 2019 at 10:26 pm
salve dott. roberto bartolini,
ho letto un suo articolo e vedo che e’ molto informato sui trattamenti che vengono fatti sul frumento-orzo-farro.
sono preoccupato x la pacciamatura in paglia non biologica.
sto facendo un orto biologico
ti spiego meglio:
ho preso 2 balle di paglia non biologica xche la biologica non la ho trovata purtroppo.
il contadino mi ha detto che non ha fatto trattamenti. ma non mi fido xche pur di vendermela potrebbe aver mentito. ( gli ho detto che se non era bio non la avrei presa).
ora che la sto usando pero mi sorge il dubbio.
se é stata trattata mi rilascera il trattamento sul terreno. giusto?
ora non sapendo cosa gli é stato buttato sopra nella peggiore delle ipotesi cosa potrei ritrovarmi nel terreno rilasciato dalla paglia?
è di frumento penso al 90%.
glifosato?
pesticidi?
col tempo svaniscono oppure restano sul fusto e decomponendosi passano al terreno?
fammi sapere x favore
grazie
alessandro
Roberto Bartolini
1 Aprile 2019 at 3:36 pm
Gentile Alessandro, gli agrofarmaci moderni utilizzati per il trattamento del grano a mio avviso non rilasciano residui sulle paglie, dal momento che i principi attivi vengono degradati rapidamente. A mio avviso lei non corre alcun rischio.
Francesco
4 Maggio 2020 at 1:09 pm
Gentile dott. Roberto Bartolini,
in merito alle malattie fungine del frumento quali ruggine e septoria, mi sovviene un dubbio. Nel caso in cui vi siano le condizioni favorevoli allo sviluppo del fungo, ma non è visibile ancora alcun sintomo della malattia, è conveniente effettuare il trattameno o attendere la comparsa dei primi sintomi perchè esso sia economicamente conveniente?
Inoltre, è effettivamente utile effettuare un trattamento con malattia in atto e sinotmi visibili o ormai è troppo tardi?
Distinti Saluti
Roberto Bartolini
6 Maggio 2020 at 10:54 am
I trattamenti fungicidi al frumento, se le condizioni meteo sono favorevoli alle contaminazioni, vanno fatte in via preventiva se si vuole salvaguardare quantità e qualità dei raccolti. Gli avvisi meteo territoriali sono oggi molto affidabili.
Moira
8 Maggio 2020 at 1:06 am
Salve vorrei chiedere delle informazioni sulle fattispecie A e B per accesso alla riserva per la PAC a chi posso rivolgermi?