I contoterzisti uniscono le forze: un ruolo chiave per l’innovazione e la sostenibilità in agricoltura

Unima e Confai, i due più importanti sistemi organizzati di contoterzisti italiani, si riuniranno in un unico organismo di rappresentanza entro la fine di questo mese. Finalmente, dopo anni di discussioni e di divisioni, almeno questa parte del mondo agricolo fa squadra, aumentando con la forza dei numeri il suo peso anche sul piano politico – il che non guasta, dato che c’è molta strada da fare per far capire a Roma cosa vuol dire fare agricoltura nel nostro paese.
Che questa unificazione serva da buon esempio a tutti gli altri, ma sappiamo purtroppo che rimarrà un caso isolato!
[row][paragraph_left]
Marco Speziali, presidente Confai Mantova, contoterzista illuminato e molto innovativo dal punto di vista tecnologico e agronomico, ci ricorda i dati statistici che indicano come il comparto agromeccanico «generi in Italia un volume di affari di oltre 3,7 miliardi di euro, mentre il numero di aziende agricole diminuisce a un ritmo di quattro volte maggiore rispetto alla contrazione delle superfici coltivate».
È evidente quindi il ruolo centrale dei contoterzisti, che evitano l’abbandono dei terreni a seguito della chiusura delle aziende agricole gravate da un lento ricambio generazionale.
[/paragraph_left][third_paragraph]

[/third_paragraph][/row]
La flessione di manodopera nelle aziende agricole promuove il contoterzismo a garanzia non solo della maggiore e qualità e precisione nelle lavorazioni, ma anche della sostenibilità economica e ambientale, grazie anche all’applicazione in lento progressivo aumento dei sistemi di agricoltura di precisione. «Le imprese agromeccaniche – dice Speziali – svolgono anche un ruolo sociale, dato che siamo sempre più la banca dell’agricoltore che liquida le nostre spettanze a fine anno o quando arriva la Pac».
«Tuttavia, temo che in futuro non potremo più sostituirci alle banche – conclude Speziali – se non cambierà qualcosa nell’accesso al credito e se finirà la nostra esclusione dalle sovvenzioni dei PSR regionali».