I prezzi di cereali, latte e suini riprendono vigore: pensiamo positivo e avanti con l’innovazione!

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Lo scorso novembre 2015 il prezzo del latte spot era di 25-30 cent/litro, mentre a novembre 2016 è arrivato a quota 44,5 cent/litro. Il prezzo dei suini nel 2015 si collocava su 1,20-1,30 euro/kg, mentre oggi siamo a 1,70 euro/kg e la riapertura del mercato cinese è un elemento che ha avrà ripercussioni economiche molto positive. Infine i cereali: il grano duro fino alla borsa di Bologna vale 243 euro/tonnellata, il tenero di forza vola oltre 220 euro/tonnellata e i misti sono vicini a 180 euro/tonnellata. Valori ben diversi dai minimi toccati nei mesi scorsi, quando eravamo nel mezzo della “guerra del grano”. Per quanto riguarda il frumento duro, le forti incertezze che gravano sui raccolti in Canada, primo produttore ed esportatore di duro, e la ripresa della domanda dei paesi della sponda Sud del Mediterraneo sostengono la crescita del prezzo.

Grano: quali previsioni per il 2017?

Per chi semina grano al momento le prospettive sono le seguenti: 40% di probabilità che a luglio 2017 il prezzo sia vicino alle quotazioni attuali, 25% di probabilità di vedere aumenti sul prodotto di “qualità” e un 35% di probabilità di vedere prezzi più bassi, soprattutto se la produzione russa e ucraina sarà di buona qualità molitoria.

Puntare sulla diversificazione colturale per limitare i rischi

In ogni caso, ancora una volta la globalizzazione dei mercati insegna che in pochi mesi le quotazioni possono modificarsi anche di parecchio: è la famosa volatilità, fenomeno sul quale nessuno può fare previsioni e nemmeno influire in un modo o nell’altro. È dunque buona norma per l’agricoltore avveduto evitare di puntare solo su una coltura, pensando piuttosto a dividere il rischio di mercato su più prodotti di primo e di secondo raccolto, cercando di puntare su un percorso agronomico innovativo capace di garantire rese elevate e di qualità e di contenere i costi, evitando inutili sprechi

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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