Mais, 8 millimetri di acqua al giorno con pivot e ala interrata garantiscono un’ottima produttività
«Irrigare a scorrimento significava far passare tra una bagnatura e l’altra anche 25 giorni, che sono davvero troppi per il mais, soprattutto in annate molto siccitose. Così abbiamo deciso di cambiare tutto e su 105 ettari dedicati al mais ora ci sono tre pivot che coprono l’85% della superficie e un impianto di subirrigazione sul restante 15%, rappresentato da aree marginali di forma irregolare. Quest’anno nel periodo estivo abbiamo fornito al mais ogni giorno 6-8 mm di acqua e per la coltura è stato un apporto ideale». Così parla Giulio Carrara, direttore dell’azienda La Pianura di Ghisalba (Bergamo) che, stanco di non avere più i volumi di acqua necessari, ha deciso di investire su due nuovi sistemi di distribuzione.
L’acqua è il fattore chiave per produrre mais sano
«Distribuire l’acqua in modo tale che il mais non soffra è il fattore chiave della produttività», prosegue Carrara. «Se il mais entra in uno stato di stress, fenomeno che capita se si continua a usare lo scorrimento, le rese di granella e di trinciato diminuiscono in maniera molto significativa e peggiora anche la qualità del prodotto raccolto».
La subirrigazione si combina con la minima lavorazione
La subirrigazione si effettua all’azienda La Pianura tramite manichette con gocciolatori autocompensanti, antiradice e antisifone posati a 40 cm di profondità dai tecnici di Acquafert Agri. Inoltre, pivot e ali interrate si abbinano perfettamente alla tecnica di minima lavorazione applicata già da alcuni dall’azienda al posto delle tradizionali arature. «Il mais irrigato con questi sistemi – conferma Alberto Puggioni di Netafim – oltre a produrre di più rispetto al mais irrigato con lo scorrimento, presenta una minore presenza di micotossine».
L’efficienza irrigua garantita da pivot e subirrigazione trova la sua massima espressione con l’applicazione del software di gestione ideato da Dekalb chiamato Aquatek (vedi articolo) che permette di tenere sempre sotto controllo lo stato fisiologico del mais e quindi individuare eventuali momenti in cui può servire maggiore apporto di acqua.