Macchine agricole: oltre 4 miliardi di sostegni UE, ma l’Italia non riesce a spenderli

Lasciamo da parte i trattori, perché gli agricoltori italiani hanno sempre buttato troppi soldi per rinnovarli anche quando non serviva e solo per far bella figura con il vicino. Ma per tutte le altre attrezzature e macchine agricole, sappiamo bene quanto “vecchiume” gira per le nostre campagne, causando sprechi nei consumi di carburante e dei mezzi tecnici.
Rinnovare il parco macchine aziendale costa, lo sappiamo bene, ma tutti i PSR regionali con le sottomisure 4.1 e 6.1 sostengono in maniera significativa chi vuole acquistare nuove attrezzature. Sino al 2020 sono stati messi a disposizione dall’ultima Pac ben 4,2 miliardi di euro, ma ad oggi la capacità di spesa del mondo agricolo non raggiunge il 20% del totale.
Ricordiamo brevemente queste due sottomisure per coloro che avessero intenzione di andarle a leggere sui siti delle loro Regioni.
Sottomisura 4.1: Sostegno a investimenti nelle aziende agricole
Si legge testualmente nei PSR: “Per rimanere competitive le imprese agricole devono effettuare investimenti, perché la riduzione dei costi e l’incremento della redditività passano attraverso l’introduzione di soluzioni innovative di tipo tecnologico e gestionale sostenibili dal punto di vista ambientale e necessarie per garantire la vitalità economica e produttiva dell’impresa, altrimenti destinata a perdere quote di mercato”.
La misura specifica altresì che il sostegno va anche a impianti, macchine e attrezzature che consentono di ridurre e razionalizzare l’impiego di concimi, prodotti fitosanitari ed effluenti zootecnici, con effetti positivi sulla qualità dell’acqua, sulla fertilità dei suoli e per ridurre le emissioni.
I contributi sono molto rilevanti, perché raggiungono il 55% della spesa ammissibile, anche se variano da Regione a Regione.
Sottomisura 6.1: Insediamento giovani agricoltori
Nell’ambito di questa misura destinata a sostenere il primo insediamento dei giovani agricoltori (18-40 anni), oltre al premio specifico c’è la possibilità di attivare altre misure, come per esempio la misura 4, destinata a sostenere l’acquisto di attrezzature e macchine agricole, sulla base della stesura di uno specifico progetto di sviluppo aziendale.
I colpevoli ci sono, ma nessuno muove un dito
Il magro bilancio della spesa effettuata sino a oggi paga la storica apatia e il disinteresse delle strutture regionali e delle organizzazioni professionali di fronte a queste problematiche, quando dovrebbero invece essere molto attivi e propositivi per fornire tutte le indicazioni e i sostegni operativi agli agricoltori, incentivandoli a presentare le domande di aiuto. A questo disinteresse pubblico si somma la abnorme complessità delle procedure amministrative e burocratiche che rendono l’iter delle domande un vero e proprio inferno dantesco. Ma la situazione si ferma qui e non trova uno sbocco positivo, dal momento che, nonostante le denunce che si fanno a vari livelli sull’incapacità di spesa da parte del nostro sistema, non c’è mai nessuno che poi si prenda la responsabilità di far andare le cose in modo diverso. E chi paga sono sempre gli agricoltori.
Un commento
Met
15 Novembre 2018 at 8:45 am
Concordo in pieno con l’articolo, ma va menzionato anche il magro bilancio delle aziende agricole che rimane il maggiore deterrente ad investire per le imprese