Roberto Bartolini16 Febbraio 20164min8600

Mais 2016: destinate qualche ettaro dell’azienda per provare i nuovi ibridi emergenti

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In agricoltura, innovare significa anche essere finalmente disponibili a fare delle prove con le novità meccaniche, genetiche e chimiche, destinando un po’ di superficie dell’azienda ai nuovi mezzi e ai nuovi percorsi tecnici. Certo, fare questo vuol dire aggiungere altro lavoro, ma chi lo fa – e vi assicuriamo che sono in tanti – è ben felice di spendere questo tempo, perché solo provando nella propria realtà aziendale si può arrivare a qualche conclusione operativa azzeccata, capace di far fare all’azienda qualche passo in avanti.

Le prove valgono per tutti i mezzi tecnici: ovviamente, per quelli meccanici ci si rivolge a chi le attrezzature innovative le ha già, e cioè ai contoterzisti; mentre per sementi, concimi e agrofarmaci si lavora in proprio.

In questo caso parliamo di ibridi di mais, visto che le semine non sono poi così lontane. Ogni agricoltore avrà già fatto le sue scelte, ma è opportuno che sappia quali sono gli ibridi che nelle prove nazionali di confronto varietale in 16 località, realizzate ormai da decenni dall’Unità di ricerca in cerealicoltura di Bergamo, hanno fatto meglio degli altri. E chissà che non venga voglia di provarne qualcuno, almeno su un paio di ettari! Solo così si innova…

Gli ibridi di mais campioni di produttività

Classe Fao 500

  1. Kontigos di KWS (136 ql/ha)
  2. P 1241 di Pioneer (133 ql/ha)
  3. DKC 6340 di Dekalb (132,7 ql/ha)
  4. Kefieros di KWS (131,4 ql/ha)
  5. LG 30597 di Limagrain (127,6 ql/ha)

Classe Fao 600

  1. DKC 6728 di Dekalb (134,1 ql/ha)
  2. P 1501 di Pioneer (134 ql/ha)
  3. DKC 6724 di Dekalb (134 ql/ha)
  4. DM 6903 di Maisadour (133,7 ql/ha)
  5. P 1574 di Pioneer (131 ql/ha)

Classe Fao 700

  1. P2105 di Pioneer (135,5 ql/ha)
  2. KWS 2571 (127,3 ql/ha)
  3. Kebeos di KWS (127,1 ql/ha)
  4. PR 31D24 di Pioneer (126,9 ql/ha)
  5. MAS 78T di Maisadour (123,9 ql/ha)

Le prove agronomiche

Indicazioni tecniche molto interessanti vengono anche dalle prove agronomiche. Per quanto riguarda la densità di piante, le 7,5 piante/mq hanno consentito un +4% di resa rispetto alle 6,5 piante/mq e il trattamento antipiralide ha portato a un aumento della produzione di granella dell’8%.

Per quanto riguarda l’azoto, 300 unità/ha rispetto alle 170 unità/ha procura un aumento della resa in granella di oltre il 21%, mentre dove non è stata fatta l’irrigazione le produzioni sono scese del 20%.

Per le classi precoci: nella Fao 300 il migliore è risultato Kathedralis di KWS (118 ql/ha) e per la classe Fao 400 il migliore è stato DKC 5530 di Dekalb (123,5 ql/ha).

Nei trinciati, il primo posto va a P 1951 di Pioneer con 709,2 ql/ha.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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