Pac 2023, quanti euro perderà chi coltiva mais

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Il mondo del mais ha fatto recapitare le sue rimostranze ai funzionari del Mipaaf che stanno mettendo a punto le ultime correzioni alla prima versione, molto contestata, delle nuove regole Pac 2023-2027. Il piano nazionale prevede infatti una serie di aiuti aggiuntivi e selettivi che non sono intercettabili dai maiscoltori e vedremo quindi se il Mipaaf li vorrà ascoltare o meno.

Il pagamento di base tagliato per tutti

Il cambiamento più rilevante riguarda il nuovo pagamento di base, che sarà del 48% (sul monte aiuti) a fronte dell’85% in vigore sino a tutto il 2022 e dato dalla somma tra base+greening.

I due pagamenti che escludono il mais

Come noto il pagamento greening dal 2023 sparirà e verranno introdotti due nuovi pagamenti:

  • Pagamento redistributivo
  • Pagamento eco-schemi

Il pagamento redistributivo consiste in circa 81 euro/ha per i primi 14 ettari per aziende fino a 50 ettari. Di solito le aziende maidicole hanno dimensioni più elevate e quindi saranno poco numerose quelle che percepiranno questo nuovo pagamento.

Per quanto riguarda gli eco-schemi, invece, dal piano italiano emerge che solo l’eco-schema 4 riguarda i seminativi, con un premio di 110 euro/ha per colture leguminose e foraggere oltre che quelle da rinnovo, tra le quali potrebbe esserci il mais. Ma per incassare il premio, il vincolo che di fatto taglia fuori il mais è il divieto assoluto all’uso degli agrofarmaci nel corso dell’anno. Su questo punto si sta ancora discutendo la richiesta di diverse associazioni della filiera maidicola di attutire i vincoli, introducendo per esempio una lista di prodotti chimici consentiti oppure obbligando alla difesa integrata.

Detto questo, se le cose non cambieranno in maniera sostanziale, da qui alla fine dell’anno ecco come cambiano i conti in due casi aziendali.

Azienda con mais, grano tenero e soia (200 ettari)

  • Nel 2022 il sostegno complessivo (pagamento di base+greening+accoppiato) è di 77.000 euro.
  • Dal 2023 il pagamento di base (in grigio) viene ricalcolato, abbassandolo, e poi decresce gradatamente per effetto della convergenza sino al 2026.
  • Al pagamento di base si somma solo il pagamento accoppiato (in rosa) per la soia.

I pagamenti complessivi di questa azienda passano da 77.000 euro del 2022 a 37.000 euro nel 2026, perché il mais non può usufruire del pagamento redistributivo (azienda oltre i 50 ettari), del pagamento eco-schemi e del pagamento accoppiato.

Azienda con vacche, mais, medica e soia (200 ettari)

Questo caso risulta meno penalizzato del precedente.  Infatti, se il pagamento di base (in grigio) diminuisce, il danno viene attutito da:

  • Pagamento eco-schema 1 per riduzione del farmaco in stalla (66 euro/UBA)
  • Pagamento eco-schema 4 relativo all’erba medica (110 euro/ha), che si può coltivare senza uso di agrofarmaci
  • Sostegno accoppiato alla soia

Dunque questa azienda passa da 128.000 euro di aiuti del 2022 a 95.000 euro nel 2026.

In definitiva la nuova Pac risulterà meno penalizzante per le aziende con zootecnia e che prevedono, nei loro piani colturali, foraggere e leguminose oltre che il mais. Per chi fa invece solo granella di mais, se non si introdurranno correttivi… saranno dolori!

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • Alessandro

    17 Novembre 2022 at 3:07 pm

    Con gli ultimi aumenti dei prezzi di vendita del mais e soia del 2022 a seguito di altrettanti aumenti delle spese e dell’inflazione sarebbe opportuno che dalla prossima finanziaria per il 2023 fosse aumentato il tetto dei 7000€ per i piccoli agricoltori in regime di esonero iva.

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