Pac, confermata la riserva nazionale. Priorità per giovani e nuovi agricoltori

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Le due fattispecie più importanti e garantite per l’accesso alla riserva nazionale dei titoli Pac sono i giovani e i nuovi agricoltori. Si tratta di un meccanismo determinante per assegnare titoli a soggetti che non ne hanno o per aumentare il valore dei titoli a coloro che ne detengono di valore basso. Infatti gli agricoltori che non detengono alcuni titolo possono ricevere un numero di titoli pari al numero di ettari ammissibili che detengono il 15 maggio 2020. Se poi il valore unitario dei titoli di chi invece li detiene è inferiore al valore della riserva nazionale, i valori unitari annuali di questi titoli sono aumentati sino al valore della riserva nazionale.

Il valore unitario dei titoli assegnati dalla Riserva Nazionale è pari a 216 euro/ha.

Chi sono i giovani agricoltori

Sono considerati “giovani agricoltori” coloro che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda o che si sono già insediati nei cinque anni precedenti, e comunque non hanno più di 40 anni compiuti nell’anno di presentazione della domanda Pac. La verifica della data di insediamento viene effettuata dalla data di apertura della partita Iva.

Chi sono i nuovi agricoltori

Sono considerati “nuovi agricoltori” coloro che presentano la domanda non oltre due anni dopo l’anno civile nel quale hanno iniziato a esercitare l’attività agricola e coloro che, nel corso dei cinque anni precedenti l’inizio dell’attività agricola, non hanno praticato in nome e per proprio conto attività agricola né hanno esercitato il controllo su una persona giuridica che ha praticato attività agricola.

Come funziona l’accesso alla riserva nazionale titoli Pac

L’accesso alla riserva nazionale dei titoli Pac è consentito una sola volta e la richiesta di accesso come “giovane” esclude la possibilità di presentare una richiesta come “nuovo agricoltore”. Possono accedere alla riserva nazionale gli agricoltori di età compresa tra 18 e 65 anni.

L’accesso alla riserva nazionale vale anche per gli agricoltori che operano in zone montane (fattispecie C) e in zone svantaggiate (fattispecie D), che tuttavia hanno convenienza a presentare la domanda solo se non possiedono titoli sufficienti oppure se hanno un valore dei titoli inferiore a 216 euro/ha.

L’accoglimento delle domande e il relativo pagamento è proporzionale alla disponibilità di risorse (nel 2018 sono state accolte solo il 10% delle domande di queste due fattispecie). Infine c’è da tenere presente che una specifica superficie che ha ricevuto l’attribuzione dei titoli in una campagna, per le campagne successive non potrà più chiedere l’accesso alla riserva nazionale anche nel caso sia stata trasferita a un altro soggetto.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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