Nuovo decreto agricoltura: 100 euro/ettaro per mais, soia e legumi con contratti di coltivazione
Lo avevamo annunciato un mese fa, quando la ministra Bellanova aveva firmato il Fondo per la competitività delle filiere, ma poi tutto si è fermato in parcheggio al ministero dell’economia, intasato dai vari decreti “Cura Italia”. Ieri invece, finalmente, in Gazzetta Ufficiale è stata sancita ufficialmente l’uscita del nuovo fondo che, per quanto riguarda i seminativi, sostiene il mais, la soia e i legumi, cioè pisello da granella, fagiolo, lenticchia, cece, fava da granella e favino da granella.
I fondi stanziati dal governo
La filiera del mais riceve 5 milioni di euro per il 2020 e 6 milioni di euro per il 2021, mentre la filiera della soia e dei legumi (proteine vegetali) riceve 4,5 milioni annui per ciascuna delle due annualità 2020 e 2021.
Criteri ed entità dell’aiuto
Viene concesso un aiuto pari a un massimo di 100 euro per ettaro, nei limiti massimi di 50 ettari, alle aziende agricole che sottoscrivono un contratto di filiera triennale con imprese di trasformazione, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori. Fermo restando il limite massimo dei 100 euro/ha, l’importo finale unitario dell’aiuto sarà determinato dal rapporto tra risorse stanziate in ciascun anno e la superficie coltivata per la quale è stato richiesto l’aiuto.
La documentazione da presentare
Il decreto appena uscito stabilisce che il soggetto gestore dell’aiuto è Agea, alla quale deve essere inviata la domanda da parte dell’agricoltore. Alla domanda si devono accludere:
- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà sugli aiuti “de minimis” ricevuti negli ultimi tre anni.
- Copia del contratto di filiera sottoscritto. Nel caso in cui il contratto sia sottoscritto da cooperative, consorzi e organizzazioni dei produttori il contratto deve essere integrato con copia dell’impegno/contratto di coltivazione con i produttori agricoli soci.
- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà riportante gli identificativi catastali delle particelle e relativa superficie espressa in ettari per la quale si richiede l’aiuto.
Una volta approvata la domanda, Agea potrà versare un acconto pari al 70% del contributo spettante, visto che ci troviamo in stato di emergenza Covid. È evidente che i tempi per predisporre la domanda e i documenti da inviare ad Agea sono quelli della domanda Pac, cioè con termine ultimo del 15 giugno 2020.
La finalità del fondo
Riteniamo che i nostri agricoltori debbano porre particolare attenzione a questo fondo, che per la prima volta punta a favorire e incentivare una collaborazione sempre più stretta tra agricoltore e trasformatore in funzione di un prodotto di alta qualità e rispondente alle caratteristiche richieste dagli acquirenti. Inoltre è urgente favorire un aumento significativo nei prossimi anni della produzione nazionale di mais e di proteine vegetali per i quali siamo forti importatori, per garantire alla nostra industria una programmazione della produzione che punti su una quota maggiore di materie prime made in Italy.