Pac, obbligo di rotazione per chi ha aderito all’eco-schema 4

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L’eco-schema 4 (“Pagamento per sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento”) è un pagamento aggiuntivo di 110 euro/ha a quello di base, destinato a coloro che si impegnano a praticare un avvicendamento almeno biennale sulla medesima superficie con leguminose e foraggere o colture da rinnovo inserendo nel ciclo di rotazione almeno una coltura miglioratrice proteica o oleaginosa o una coltura da rinnovo.

fonte: Angelo Frascarelli

Le colture ammesse all’avvicendamento sono state suddivise in tre gruppi, indicati nella tabella con tre colori diversi (verde, giallo e rosa). Le colture del primo gruppo, contrassegnato dal colore verde, possono succedere a se stesse oppure essere in successione a una delle specie degli altri due gruppi di colture, che sono le colture pluriennali, le foraggere e i terreni a riposo (colore giallo) e le altre colture “depauperanti” (colore rosa) che quindi non possono mai succedere a se stesse.

fonte: Angelo Frascarelli

Nella tabella qui sopra sono stati riportati alcuni esempi che commentiamo di seguito.

  • Mais-grano è un avvicendamento ammesso perché combina una coltura da rinnovo (gruppo verde) con un’altra coltura (gruppo rosa).
  • Grano-orzo è un avvicendamento non ammesso perché combina due colture del gruppo contrassegnato dal colore rosa, che sono colture depauperanti.
  • Grano-foraggere non è ammesso perché combina una coltura del gruppo giallo con una del gruppo rosa, che è depauperante.
  • Erba medica-erba medica è un avvicendamento ammesso perché combina due colture del gruppo verde.
  • Foraggere-foraggere e riposo-riposo sono ammessi perché non rientrano nei sistemi colturali depauperanti.
  • Grano-riposo non è ammesso perché dopo la coltura depauperante (grano) deve sempre esserci una leguminosa o una coltura da rinnovo.

Cosa deve fare chi ha aderito all’eco-schema 4 nel 2023

L’agricoltore che ha aderito all’eco-schema 4 con la domanda Pac 2023 ha l’obbligo di rispettare la rotazione tra colture sui seminativi stabilita dalla BCAA7 (come abbiamo spiegato nel precedente articolo) che invece è in deroga, solo per l’anno 2023, per tutti coloro che non hanno richiesto l’eco-schema 4.

Coloro che hanno aderito all’eco-schema 4, se volessero ripetere nel 2024 il mais sulla stessa particella occupata dal mais nel 2023, dovrebbero seminare al più presto una coltura secondaria, che permette di interrompere la monosuccessione.

Riportiamo alcuni esempi nella tabella che segue, dove il primo anno è il 2023 e il secondo anno è il 2024.

fonte: Angelo Frascarelli
  • Grano nel 2023 e mais nel 2024 è ammissibile per la BCAA7 perché c’è cambio di genere botanico e può ricevere il contributo dell’eco-schema 4 poiché combina una coltura sfruttante (grano) con una da rinnovo (mais).
  • Grano nel 2023 e orzo nel 2024 è ammissibile per la BCAA7 perché c’è un cambio di genere botanico, ma non riceve il contributo dell’eco-schema 4 perché combina due colture depauperanti (colore rosa).
  • Le otto combinazioni indicate in tabella con il “SI” rispettano sia la BCAA7 (cambio di genere botanico) sia l’eco-schema 4, perché è sempre presente nell’avvicendamento una coltura leguminosa o da rinnovo.
  • Senape+mais nel 2023 e senape+mais nel 2024 permette di rispettare sia la BCAA7, perché con la seconda coltura interrompe la monosuccessione di mais, sia l’eco-schema 4 grazie al fatto che il mais è coltura da rinnovo (colore verde).
  • Grano (2022) + mais (2023) e mais (2024) è un sistema che non rispetta la BCAA7, perché fa tornare il mais sulla medesima parcella e non può ricevere l’eco-schema 4.
  • Foraggera-riposo è una combinazione che rispetta l’obbligo di rotazione della BCAA7, ma non può ottenere l’eco-schema 4 perché combina due colture diverse comprese nell’elenco in colore giallo.

Gli impegni da rispettare

fonte: Angelo Frascarelli

Come si vede dalla tabella soprastante, sulle leguminose e foraggere non è consentito l’uso della chimica, mentre sulle colture da rinnovo si possono utilizzare la difesa integrata (secondo le direttive espresse da ogni singola regione) o le tecniche di difesa ammesse per la produzione biologica. Per quanto riguarda la gestione dei residui colturali, è importante sottolineare che chi adotta minima lavorazione, strip tiller e sodo è già in piena regola, senza dover fare alcuna altra azione sui residui.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


2 commenti

  • Alfonso Massaro

    9 Settembre 2023 at 10:30 am

    Volevo sapere se posso mettere dopo il favino due volte il grano duro.

    Rispondi

  • Manuela

    11 Settembre 2023 at 11:53 am

    Ma se io ho un misto loietto, trifoglio il primo anno, il secondo anno cosa ci posso seminare per adempiere all’ecoschema 4?

    Rispondi

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