Pac e BCAA7, non c’è obbligo di raccolta per la coltura secondaria

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Nell’ambito della condizionalità rafforzata stabilita dalla nuova Pac 2023-2027, la BCAA7 stabilisce l’obbligo della rotazione colturale sui seminativi per preservare la fertilità del suolo. Ciò significa che l’agricoltore che aderisce alla Pac ha l’obbligo di cambiare la coltura, inteso come cambio di genere botanico, almeno una volta all’anno sulle singole parcelle. Obbligo che però può essere superato se si semina una coltura secondaria, dopo la raccolta di quella principale.

Per poter rispettare questa regola, però, ci si deve intendere bene su cosa sia la coltura secondaria. E ieri è arrivato un chiarimento molto importante: «Le colture secondarie con un ciclo produttivo che assicuri la permanenza in campo per almeno 90 giorni, portate a completamento del ciclo produttivo, sono ammesse per interrompere la monosuccessione e quindi consentire di riseminare, per esempio, mais su mais sulla medesima parcella di terreno aderente alla Pac. Nel decreto ministeriale non c’è scritto da nessuna parte che ci sia anche l’obbligo di raccolta per queste colture secondarie». L’agronomo Angelo Frascarelli, nel corso di un affollatissimo incontro organizzato ieri in provincia di Mantova da Corteva-Pioneer, con queste parole ha chiarito un punto chiave che stava molto a cuore ad allevatori e suinicoltori in primis, allarmati da notizie infondate, provenienti da alcune fonti ufficiali, che stavano creando ulteriore confusione nell’ambito di una normativa fatta di oltre 3600 pagine, quindi di per sé già troppo complicata (ne abbiamo parlato di recente nell’articolo “Pac: BCAA7, monosuccessione e colture secondarie, c’è troppa confusione“).

Il fatto che la semina autunnale della senape oppure del rafano (da indicare nella domanda Pac come seconda coltura e non come cover crop), solo per il fatto che stanno in campo per oltre 90 giorni, dia la possibilità di riseminare di nuovo mais sulla stessa parcella in due anni consecutivi, fa tirare un bel sospiro di sollievo a tutti coloro che hanno necessità di coltivare questo cereale sulla maggior parte dell’azienda.

Agricoltori e contoterzisti hanno affollato la sala riunioni di Corte Villa Peron di Marmirolo (Mantova) per ascoltare importanti precisazioni del prof. Angelo Frascarelli su alcuni aspetti della normativa che consentono di continuare a produrre senza rinunciare ai vantaggi previsti dalla Pac 2023-2027.

Coltura secondaria e cover crop sono due cose diverse

È evidente che se la senape (così come altre colture), che è anche una cover crop, viene utilizzata come “coltura secondaria” per superare l’obbligo di rotazione e quindi poter fare mais su mais, non si potrà richiedere il contributo previsto dallo sviluppo rurale. Mentre per esempio, nell’ambito di una rotazione mais-soia, la senape seminata in autunno può ricevere il contributo regionale previsto per le cover crops perché si inserisce tra due colture di genere botanico diverse.

Nel 2023 c’è la deroga alla BCAA7, ma non per tutti

Nel 2023 è in vigore la “deroga Ucraina”, quindi gli agricoltori nel 2024 possono riseminare sulla stessa superficie la stessa coltura del 2023, fatta eccezione per chi ha aderito all’eco-schema 4 (e ad alcune misure agroambientali) che assegna un pagamento di 110 euro/ha se si impegnano ad avvicendare colture leguminose e foraggere con colture da rinnovo o altre colture. Riportiamo di seguito due casi concreti con le scelte colturali corrette da effettuare.

Casi Anno zero Anno di rotazione Esempi
con eco-schema 4 2023 2024 Mais (2023)
Grano (2024)
senza eco-schema 4 2024 2025 Mais (2023)
Mais (2024)

 

Quali aziende non devono rispettare la BCAA7

Sono sempre esentate dal rispetto della BCAA 7 tutte le aziende:

  • i cui seminativi sono utilizzati per più del 75% per la produzione di erba o di altre piante erbacee da foraggio, costituiti da terreni lasciati a riposo, investiti a colture di leguminose o sottoposti a una combinazione di tali tipi di impieghi;
  • con una superficie a seminativi fino a 10 ettari;
  • i cui seminativi sono costituti da colture sommerse;
  • certificate per produzione biologica e condotte con la produzione integrata certificata SQNPI.

Nel corso dell’incontro sono state fatte importanti precisazioni anche su BCAA6, BCAA8 ed eco-schema 4, di cui parliamo in questi altri articoli:

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • Giovanni

    10 Dicembre 2023 at 10:21 pm

    Qua bisogna capire. Voi dite che la secondaria non deve essere raccolta perché non è scritto da nessuna parte, terra e vita scrive che deve essere raccolta .

    Rispondi

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