PSR, misura 4.1: i punti chiave del Kverneland Kultistrip da indicare nella domanda per il finanziamento all’acquisto

Prima o poi i PSR 2017 apriranno nuovamente i bandi e gli agricoltori devono prepararsi a mettere insieme una mole ingente di carte, come richiede la elefantiaca macchina burocratica della Pac. E dire che sentiamo parlare da tempo di semplificazione… Ma ancora una volta, vediamo di venirvi in aiuto con alcuni suggerimenti per chi ha intenzione di compilare la domanda per la misura 4.1.
Attenzione a come scrivere la relazione tecnica
La misura 4 dei PSR prevede i finanziamenti per l’acquisto di diversi beni immateriali, tra i quali attrezzature agricole innovative. In un precedente articolo sul Nuovo Agricoltore, sono state elencate le caratteristiche innovative e sostenibili dell’attrezzatura per la minima lavorazione del suolo Kverneland CLC, da indicare nella relazione tecnica che deve corredare la domanda e che giustifica, sotto il profilo tecnico ed economico, la richiesta di finanziamento da parte dell’agricoltore.
Com’è noto, uno dei principi più importanti che giustifica la richiesta di sussidio ruota intorno al miglioramento tecnologico dell’azienda agricola. Lo Stato cioè aiuta l’agricoltore solo se quest’ultimo dimostra la volontà di acquistare attrezzature più innovative rispetto a quelle che ha già e che abbiano spiccate caratteristiche tecniche di basso impatto ambientale ed economico.
Kverneland Kultistrip per la lavorazione a strisce: due finanziamenti possibili
In questo articolo trattiamo il Kverneland Kultistrip per la lavorazione a strisce, detta “strip-till“, che sta interessando sempre più aziende agricole e per la quale sono previsti due ordini di finanziamento:
- La misura 4 dei PSR sovvenziona in parte l’acquisto dell’attrezzatura.
- La misura 10 della maggior parte PSR regionali sostiene gli agricoltori che abbandonano le arature per sostituirle con le lavorazioni conservative, cioè minima lavorazione e appunto strip-till.
Ecco perché il Kultistrip rispetta i requisiti richiesti dalla misura 4.1 dei PSR:
- L’attrezzo ha organi di lavoro folli, cioè non mossi dalla presa di forza del trattore.
- Il Kultistrip lavora, da 10 a 35 cm di profondità, esclusivamente quella parte di terreno dove verrà deposto il seme. Con un solo passaggio il letto di semina è pronto.
- La restante superficie di terreno, tra una fila lavorata e l’altra, non viene toccata e quindi rimane coperta dai residui colturali che si degraderanno a vantaggio della fertilità organica e strutturale del terreno.

- Il terreno assorbe meglio l’acqua e i nutrienti.
- Si evitano i fenomeni erosivi e di ruscellamento.
- Si risparmiano, rispetto alle lavorazioni convenzionali, ore di lavoro e litri di gasolio, in quanto si opera solo sul 40% del terreno da seminare.
- In combinazione con un serbatoio o con un’attrezzatura speciale, nel corso della lavorazione si possono interrare concimi minerali, liquidi, liquami o digestati, per una perfetta valorizzazione agronomica di questi sottoprodotti dell’allevamento.
Ecco invece le peculiarità costruttive che fanno del Kultistrip un’attrezzatura innovativa:
1) Il Kultistrip è costituito da cinque organi di lavoro che sono facilmente regolabili in ogni loro parte, in modo da potersi adattare perfettamente a qualsiasi terreno e condizione di lavoro.


2) Le sospensioni a parallelogramma caricate a molla fanno sì che ogni organo di lavoro segua perfettamente il profilo del suolo, mantenendo con precisione la profondità di lavoro.

3) Le regolazioni vengono effettuate senza l’ausilio di attrezzi aggiuntivi

4) La regolazione della distribuzione del concime è indipendente da quella dei vomeri rompizolla, quindi si può variare la profondità di lavoro mantenendo costante la distribuzione del fertilizzante o viceversa.
5) Il Kultistrip può lavorare con interfila da 45 cm sino a 80 cm, quindi con un solo attrezzo si prepara il letto di semina per mais e soia.
6) Velocità ideale di lavoro: 12 km/ora.