Un taglio pesante al gasolio agevolato

La legge di Stabilità, con il comma 384, oltre a confermare le riduzioni dello scorso anno al gasolio agevolato per utilizzo agricolo, introduce un ulteriore taglio del 23% per l’anno in corso. Roberto Guidotti di Unima sottolinea come un agricoltore o un contoterzista che avessero impiegato per intero l’assegnazione spettante per l’anno 2012, nel 2013 avrebbero dovuto acquistare il 10% del gasolio a tariffa piena, nel 2014 ben il 15% e nel 2015 devono arrivare al 23% del gasolio senza agevolazioni.
Si tratta di un vero salasso, considerato che la differenza di accisa tra gasolio agricolo e gasolio per autotrazione ammonta a 48 centesimi al litro. Dunque quest’anno si prevede che si dovranno acquistare circa 400 milioni di litri di gasolio a tariffa piena, ma destinato a usi agricoli.
La decisione del governo è davvero riprovevole, ma a questo punto non rimane che rimboccarsi le maniche e, a cominciare dalle lavorazioni del terreno, cercare di adottare sistemi come la minima lavorazione e il sodo che permettono di risparmiare dal 40 al 50% di gasolio in confronto alle tradizionali arature e successive erpicature. È vero che gli agricoltori devono imparare a essere più efficienti, ma non era certo il caso di imporre un ennesimo sacrificio proprio sul gasolio agevolato.