Roberto Bartolini17 Novembre 20233min33703

Vigna sinensis al centro-sud per poter fare grano su grano

vigna-sinensis

Il tanto discusso vincolo di rotazione imposto dalla BCAA 7, con cambio di genere botanico dal 2024 sulla singola particella iscritta alla Pac, mette in difficoltà soprattutto i produttori di grano duro al centro-sud Italia, molti dei quali sono legati da contratti pluriennali di coltivazione. Senza contare che l’Italia non ha certo bisogno di diminuire la sua quota produttiva di grano e che l’industria della pasta sta sempre più puntando sul grano 100% italiano. Se il ministero dell’agricoltura e il governo non riusciranno a trovare qualche scappatoia burocratica per evitare l’obbligo di rotazione almeno per alcuni casi particolari, come a nostro avviso è il grano duro, non resta che sfruttare una coltura secondaria consentita dalla BCAA 7, purché venga raccolta a fine ciclo.

La coltura che si può prestare a interrompere la monocoltura di grano è la vigna sinensis, leguminosa erbacea ad apparato radicale fittonante profondo, adatta per la produzione di foraggio e di granella. La vigna sinensis presenta un’ottima appetibilità, garantisce una completa copertura del suolo e ha un ciclo produttivo di 90 -110 gg. Si segnala anche un buon tenore in proteina della granella dal 22 al 24%.

Vigna sinensis seminata su sodo

La vigna sinensis va seminata da inizio maggio ad agosto, con un investimento di 25-25 kg/ha secondo PMS, profondità di semina 2-3 cm e interfila 35-75 cm. La sua destinazione può essere fieno oppure foraggio fasciato.

È chiaro che la vigna sinensis va seminata guardando le previsioni del tempo, cioè prima di una pioggia annunciata dal meteo, per assicurarsi la germinazione in un periodo estivo che certamente qualche problema lo pone. Ma vale la pena provare e così, dopo la sua raccolta, si risemina grano e non si perde la Pac.

N.B. Per chi volesse approfondire l’argomento e avere notizie sulle sementi disponibili per il 2024, può rivolgersi a Pascal Legrand ai contatti che trova sul sito www.ferrisementi.com.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


3 commenti

  • Luca prada

    18 Novembre 2023 at 2:37 pm

    Buongiorno,
    È già il nsecondo anno che la uso proprio a quello scopo. Primo anno: una passata di erpice a dischi poi seminatrice combinata ad erpice rotante, chiudendo una si e una no le bocchette nella seminatrice da grano, rullatura per evitare l’evaporazione eccessiva; secondo anno: due passate di erpice a dischi, seminatrice da sola e rullatura. Tutte le operazioni eseguite nel giro di 3 giorni al massimo..appena prima di un temporale estivo.
    È una coltura estiva ma a me in 90 giorni non è arrivata pronta per il baccello mentre per affienarla bisogna stare attenti ad avere un buon periodo essendo una pianta sostanziosa, perciò la ho sempre sovesciata.
    Sicuramente aiuta una semina su sodo

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  • Domenico

    19 Novembre 2023 at 7:08 am

    mi pare che questo sia come un secondo raccolto tipo la soia e quindi non assolva al sistema rotativo che presume la pac

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    • Luca prada

      27 Novembre 2023 at 7:12 am

      Buongiorno,
      perchè dide che la soia non va bene dopo frumento?

      Rispondi

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