Cosa deve fare una buona seminatrice per depositare con successo i semi sui residui colturali

seminatrice-sodo

Spostamento, taglio e sollevamento, poi apertura del solco, deposizione del seme e perfetta chiusura del solco per far aderire il terreno, anche con la poca umidità che ha, al seme che deve germinare rapidamente. Queste, in breve, le caratteristiche di una buona seminatrice da sodo.

L’elemento di semina della seminatrice Kverneland Optima HD e- drive. Da sinistra a destra: i dischi a profilo ondulato che tagliano il residuo colturale, le ruote a stella che lo allontanano dalla linea di semina e i dischi aprisolco in corrispondenza della fuoriuscita del seme. Alla fine i due dischi a profilo gommato inclinati per la chiusura del solco. La semina su sodo sembra facile, ma non lo è affatto, perché non sono molte le seminatrici sul mercato capaci di fare quello che abbiamo descritto sopra, cioè seminare bene in mezzo ai residui della coltura precedente.

Il primo aspetto importante è che i diversi elementi di lavoro che compongono la seminatrice siano liberi di muoversi indipendentemente e in continuo, con la possibilità di seguire le irregolarità presenti in un terreno a sodo.

La nuovissima Kverneland TF Profi a 8 file trainata con il telaio a quattro ruote flottanti che possono seguire qualsiasi tipo di avvallamento grazie a un esclusivo sistema di bilanciamento idraulico, molto utile quando si opera su sodo.
Il trattore che traina la TF Profi è di 80 HP e il serbatoio del concime ha quattro celle di pesatura.

Altro aspetto è la gestione del residuo sulla linea di semina con organi che taglino il residuo e lo allontanino verso lo spazio interfilare con deposizione di terra fine nella zona dove verrà deposto il seme. I residui colturali non devono essere presenti all’interno del solco di semina, altrimenti si limita il contatto tra terreno e seme, ostacolando lo sviluppo della radichetta.

Un punto chiave è poi la corretta e costante profondità di semina, che viene assicurata da un buon bilanciamento dei carichi su tutti gli organi di deposizione e dalla possibilità di variare il peso e quindi la forza di penetrazione dell’elemento di semina in funzione delle diverse condizioni del suolo.

[row][double_paragraph]

Con la tecnologia e-drive/e-drive II, ogni elemento di semina viene azionato individualmente tramite un attuatore elettrico.

[/double_paragraph][double_paragraph]

Ogni uscita del distributore è assistita direttamente dall’aria generata dalla turbina: questo assicura massima precisione e flussi costanti anche in condizioni collinari.

[/double_paragraph] [/row]

Infine, la chiusura del solco di semina per coprire adeguatamente il seme che deve germinare, sempre importante ma essenziale soprattutto quando si fanno i secondi raccolti su sodo. Gli elementi chiudisolco devono essere ben regolati sia come pressione sul suolo, sia come inclinazione.

Kverneland Italia

Kverneland Group è una multinazionale leader nello sviluppo, nella produzione e nella distribuzione di macchine e servizi per l’agricoltura.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato I campi obbligatori sono contrassegnati


Chi siamo

Nato nel 2014, Il Nuovo Agricoltore è un portale informativo dedicato all’agricoltura, con un occhio di riguardo alle innovazioni tecnologiche. Il progetto è sviluppato da Kverneland Group Italia.


CONTATTACI