Domanda Pac 2024 e 4% di set aside sui seminativi, che fare?

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L’abolizione dell’obbligo di lasciare a set aside (area non produttiva) il 4% della superficie a seminativo del 2024, decisa nei giorni scorsi dall’Unione europea, è subordinata all’istituzione di un nuovo eco-schema da parte degli Stati membri, che offra un contributo agli agricoltori che decidono spontaneamente di mantenere una parte dei loro terreni in uno stato non produttivo o per creare nuovi elementi paesaggistici come siepi, alberature, eccetera.

I tempi sono molto stretti

La data di scadenza per la presentazione della domanda Pac 2024, con le probabili proroghe che ogni anno vengono concesse, dovrebbe collocarsi tra la metà e la fine giugno. Quindi, dati i tempi stretti, appare improbabile che per quella data il nostro Ministero dell’agricoltura sia in grado di predisporre il nuovo eco-schema, dal momento che le nuove deroghe (compresa quella all’obbligo di rotazione) non sono ancora comparse nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Elementi caratteristici e indici di ponderazione

Da oltre un anno alla nuova Pac è successo di tutto, con cambi di rotta continui sulle regole della condizionalità che non lasciano tranquilli gli agricoltori, dal momento che i cambiamenti avvengono quando le scelte agronomiche sono già state fatte. Morale: per stare, come si dice, “dalla parte dei bottoni”, a nostro avviso quest’anno nella domanda Pac sarebbe prudente mantenere il 4% di aree non produttive, non sacrificando però la terra buona bensì inserendo, con i dovuti indici di ponderazione, strade, cappezzagne, fossi, canali, bordi dei campi e così via.

Elementi caratteristici del paesaggio che rientrano nel 4% e indici di ponderazione
Elementi non produttivi Limiti dimensionali Fattore di ponderazione
Fasce tampone Larghezza minima 5 m 1,5
Fossati Larghezza massima 10 m 2
Margini di campi, appezzamenti o fasce tampone di parcelle Larghezza compresa tra 2 e 20 m 1,5
Siepi individuali o gruppo di alberi/filari/siepi Larghezza compresa tra 2 e 20 m; lunghezza minima 25 m; copertura > 20% 2
Terreni lasciati a riposo Dal 1° gennaio al 30 giugno 1
Alberi isolati / monumentali Diametro minimo chioma 4 m 1,5
Fascia inerbita Larghezza minima 5 m 1,5
Sistemazioni idraulico-agrarie caratteristiche Larghezza massima totale 10 m 2
Boschetti nel campo Superficie massima 0,3 ha 1,5
Piccoli stagni Superficie ≤ 3000 mq 1,5
Muretti Altezza compresa tra 0,3 e 5 m; larghezza compresa tra 0,5 e 5 m; lunghezza minima 25 m 1
Terrazze Altezza minima 0,5 m 1

Ogni azienda piccola e media riesce a coprire abbondantemente con queste tare il 4% di area non produttiva, mentre le aziende più grandi, se non ce la fanno, per arrivare al 4% non produttivo possono inserire nel calcolo le aree marginali seminando le mellifere, come permettono le normative, in modo da recuperare qualche euro con i contributi previsti dall’eco-schema 5.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • Andrea Petriscia

    17 Aprile 2024 at 8:30 pm

    E’ assurdo ad oggi che gli agricoltori non debbano avere direttive chiare e definitive, per non parlare poi del nuovo applicativo relativo al fascicolo aziendale 2024, che è stato messo in rete qualche settimana fa da AGEA e non ancora efficiente, che non consente a tutt’oggi alle imprese agricole ne di chiudere il fascicolo aziendale 2024 ne di trasmettere la domanda unica 2024…SEMPLICEMENTE VERGOGNOSI!!!!

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