Eco-schemi, prati, rotazione: prende forma la nuova Pac 2023-2027

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Tre mesi ci dividono dall’approvazione dei regolamenti della nuova Pac 2023-2027 e a Bruxelles si susseguono le riunioni per trovare un accordo su tutti i punti, che tuttavia sembra ancora lontano. Vediamo cosa sembra però già deciso.

Eco-schemi

È un nuovo pagamento a ettaro aggiuntivo a quello di base, relativo ai cosiddetti “eco-schemi”, cioè azioni volontarie messe in campo dall’agricoltore in funzione del clima e dell’ambiente (lo abbiamo spiegato in maniera più approfondita nell’articolo “Eco-schemi Pac: il nuovo pagamento a ettaro. Cosa sceglierà l’Italia?“).

Il pagamento riguarderà tutta la superficie aziendale, e quindi non solo gli ettari ammissibili, coperta dall’eco-schema. Per avere il bonus occorrerà intervenire su almeno due delle seguenti aree di azione: clima, ambiente, benessere degli animali, resistenza antimicrobica. Per quanto riguarda il benessere animale, il premio annuale sarà calcolato per unità animale.

Condizionalità rafforzata

Il mantenimento dei prati permanenti è fissato sulla base di una percentuale di prati in relazione alla superficie agricola nazionale, regionale, gruppo di aziende o azienda singola, sulla base dell’anno 2018. È consentita una riduzione della superficie al massimo del 5% rispetto all’anno di riferimento 2018. Confermato il divieto di bruciare le stoppie.

Diversificazione abolita

Sulla rotazione delle colture l’accordo prevede che la diversificazione venga abolita. Dunque gli Stati dovrebbero giustificare la rotazione ogni uno, due o tre anni a seconda delle colture, tenendo conto dei diversi sistemi agricoli e delle condizioni agro-climatiche. Sono previste esenzioni per gli agricoltori biologici, le aziende con più del 75% dei seminativi con colture da foraggio e quelle di piccole dimensioni.

Superfici a Efa

Per quanto riguarda le superfici a Efa, due saranno le opzioni: il 4% della superficie a seminativo dell’azienda agricola oppure il 3% per gli agricoltori che aderiscono agli eco-schemi.

Giovani agricoltori

In base alla nuova Pac 2023-2027, si definiscono giovani gli agricoltori con un limite massimo di età compreso tra 35 e 40 anni.

Pagamenti accoppiati: nuovi ingressi

L’elenco definitivo sui pagamenti accoppiati è ancora in via di definizione, ma è certo che escluderà le colture non alimentari e includerà peperone, patata, miscugli di leguminose/erbacee e olive da tavola.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • Alvaro

    24 Luglio 2021 at 11:46 am

    Grazie bello tienici informati. Buona giornata

    Rispondi

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