Furlani, avanti con la minima lavorazione sulle argille della Valdichiana

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Fedeli al motto che solo innovando si può andare avanti in agricoltura, i fratelli Furlani della Società agricola Furlani di Montepulciano (Siena), a cui abbiamo già dedicato un reportage dopo la prova con la macchina per strip-till Kverneland Kultistrip, in vista delle semine primaverili del mais hanno potuto provare anche il coltivatore Kverneland CLC Pro Cut per applicare la minima lavorazione in due differenti situazioni autunnali. Merito anche dell’interessamento del concessionario Bernino Commerciale di Poggibonsi (Siena) (vedi articolo).

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A sinistra Fabio Nardi della concessionaria Bernino Commerciale, al centro Roberto Marini (uno dei tre soci della concessionaria) e poi la famiglia Furlani con il papà e con i figli Roberto ed Emanuele.

La prima prova è avvenuta su residui colturali di bietola per preparare, in un solo passaggio, il letto di semina per il grano duro; mentre la seconda prova è servita a preparare il terreno alla semina delle cover crops o colture di copertura, tra una coltura principale e la successiva, con lo scopo di non lasciare il terreno nudo, aumentare il tasso di sostanza organica e quindi migliorare la struttura delle argille.

Un coltivatore fatto per lavorare bene, anche sulle argille

Tra le caratteristiche peculiari del coltivatore Kverneland CLC Pro Cut va sottolineata la presenza della dischiera di taglio anteriore, ideale per lavorare su residui di grandi dimensioni, che è seguita da due file di denti tra i quali intercorre un’ampia di stanza di 40 cm per evitare intasamenti, da una fila di dischi livellatori di grande diametro e infine dal rullo Actipack, con i suoi coltelli integrati adatti per terreni tenaci. Infatti questi coltelli che compongono il rullo, ammortizzati tra un dente e l’altro, impediscono alle zolle di fuoriuscire, garantendo così un effetto frantumante molto efficace. Actipack è poi un rullo davvero speciale, che esegue anch’esso un’ulteriore lavorazione del suolo, e questo fatto è fondamentale proprio sui terreni difficili e pesanti dove normalmente l’aratura viene giudicata insostituibile.

Dunque ancora una volta i fratelli Furlani, grazie alla collaborazione con il “concessionario 3.0” Bernino commerciale, si distinguono per la loro voglia di innovare e di provare nuove attrezzature capaci di abbassare i costi colturali.

Ecco come è fatto il coltivatore Kverneland CLC Pro Cut: dischi di taglio anteriori, due file di denti, una fila di dischi concavi livellatori e infine il rullo speciale Actipack.
Ecco come è fatto il coltivatore Kverneland CLC Pro Cut: dischi di taglio anteriori, due file di denti, una fila di dischi concavi livellatori e infine il rullo speciale Actipack.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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