Il concessionario 3.0 è motore fondamentale per portare l’innovazione in campo

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L’industria della meccanizzazione sta sfornando attrezzature innovative sempre più sofisticate, ma anche sempre più utili per l’agricoltore che vuole rimanere vincente sul mercato. Tuttavia non c’è dubbio che il trasferimento delle attrezzature innovative spetta principalmente al concessionario di attrezzature e macchine agricole che presidia capillarmente il territorio e che ha un rapporto stretto e diretto con agricoltori e contoterzisti.

Un nuovo modello di concessionario

Nella recente convention “InnoMatch Meeting”, che Kverneland Group Italia ha organizzato per tutta la sua rete italiana di concessionari, è stato ribadito in maniera molto netta che è il concessionario a dover diventare per primo 3.0, cioè un professionista innovatore capace non solo di vendere le attrezzature, ma soprattutto di consigliare le nuove tecnologie al suo cliente, e per questo deve conoscere almeno nelle sue linee essenziali anche la Pac, i Psr regionali e un po’ di agronomia, visto che i sistemi colturali vanno modificandosi in maniera molto rapida.

Un esempio molto significativo e istruttivo

Nell’articolo “Azienda Furlani: lo strip-till nelle argille della Valdichiana su residui di mais” si è parlato dell’azienda Furlani di Montepulciano (Siena) che per prima nella zona ha voluto provare lo strip-till autunnale al posto delle lavorazioni tradizionali, in vista delle semine primaverili del mais. Questa attrezzatura innovativa – il Kverneland Kultistrip – è stata messa in campo dai Furlani grazie al lavoro di divulgazione svolta dalla concessionaria Bernino Commerciale di Poggibonsi (Siena) e a Fabio Nardi, che per primi hanno individuato nel Kultistrip una macchina che potrebbe avere grande successo in quell’area della Toscana al posto delle lavorazioni tradizionali, facendo risparmiare alcuni passaggi in campo.

Dopo il Kultistrip si prova il CLC

Ecco allora che grazie a un concessionario 3.0, l’innovazione per una gestione sostenibile del terreno (anche dal punto di vista economico!) è arrivata in campo, anche per la disponibilità a “provare” dei fratelli Furlani. E non ci si ferma qui: la prossima settimana, sempre nella stessa azienda, la Bernino farà arrivare il coltivatore CLC di Kverneland, attrezzatura per la minima lavorazione in grado di seminare anche le cover crops che i Furlani desiderano sperimentare, visto che tra l’altro queste colture a perdere godono di aiuti nel nuovo PSR 2015-2020.

Questo è solo un esempio, ma alquanto significativo, che consente di far provare agli agricoltori quelle novità meccaniche e agronomiche che sono le sole capaci di far produrre di più, razionalizzando i costi e contribuendo a migliorare il suolo e l’aria che respiriamo.

Kverneland Italia

Kverneland Group è una multinazionale leader nello sviluppo, nella produzione e nella distribuzione di macchine e servizi per l’agricoltura.


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