Nuova Pac, sanzioni per chi non rispetta la condizionalità sociale

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Nel quadro della nuova Pac 2023-2027 l’Unione europea ha introdotto lo strumento della “condizionalità sociale” – fortemente voluto dall’Italia – in base al quale tutti gli agricoltori che non rispetteranno i requisiti relativi alle condizioni e di impiego dei lavoratori si vedranno decurtare, fino all’azzeramento, gli aiuti.

I principi da rispettare

La condizionalità sociale significa che per essere idoneo a ricevere sussidi pubblici, il potenziale beneficiario del sussidio deve rispettare tutte le disposizioni del diritto nazionale e internazionale e, in questo contesto, in particolare i principi e i diritti fondamentali nel lavoro, che stabilisce quattro punti chiave che devono essere rispettati da tutti gli stati membri:

  • la libertà di associazione e il riconoscimento effettivo del diritto alla contrattazione collettiva;
  • l’eliminazione di tutte le forme di lavoro forzato o obbligatorio;
  • l’effettiva abolizione del lavoro minorile;
  • l’eliminazione della discriminazione in materia di impiego e di occupazione.

Le sanzioni previste

Coloro che violano le regole stabilite per la condizionalità sociale andranno incontro a sanzioni che sono state stabilite da un decreto emanato lo scorso dicembre.

  • L’ammontare delle riduzioni è calcolato sulla base dell’importo totale dei pagamenti concessi o da concedere al beneficiario interessato in relazione alle domande di pagamento presentate nel corso dell’anno solare in cui è accertata l’infrazione.
  • In base alla gravità dell’infrazione, la riduzione è pari all’1%, 3% o 5% dell’importo dei pagamenti.
  • Nel caso in cui la stessa infrazione persista per più di un anno solare o si ripeta un’altra volta nel giro di tre anni solari consecutivi, la percentuale di riduzione è pari al 10% dell’importo totale dei pagamenti.
  • In caso di inosservanza intenzionale, la percentuale di riduzione è pari al 15% dell’importo totale dei pagamenti.

Non si applicano le sanzioni nei seguenti casi:

  • inosservanza dovuta a un errore dell’organismo pagatore competente o di altra autorità, ove l’errore non poteva essere ragionevolmente individuato dal beneficiario;
  • riduzione non superiore a 100 euro;
  • inosservanza delle condizioni di concessione dell’aiuto dovuta a cause di forza maggiore o a circostanze eccezionali di cui all’articolo 3 del regolamento (UE) 2021/2116.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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