Pac e produzione integrata, obbligatoria la certificazione Sqnpi

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Gran parte delle risorse della nuova Pac riservate al secondo pilastro (ex sviluppo rurale) sono indirizzate alla produzione biologica e alla produzione integrata. In particolare, ben 17 Regioni su 21 hanno aderito alla misura SRA 01- ACA 01, con consistenti sostegni riservati agli agricoltori che adotteranno i disciplinari di produzione integrata.

Sostegni ettaro/anno per coloro che adotteranno sui loro terreni le tecniche di produzione integrata

Regione euro/ettaro/anno Degressività Quota del sostegno coperta
Abruzzo 80-500 no
Basilicata 114-502 no
Calabria 150-988 fino a 50.000 euro/anno: 100%
da 50.001 a 75.000 euro/anno: 80%
oltre 75.000 euro/anno: 60%
Campania 150-988 fino a 40.000 euro/anno: 100%
da 40.001 a 60.000 euro/anno: 75%
oltre 60.000 euro/anno: 60%
Emilia-Romagna 60-530 fino a 50.000 euro/anno: 100%
da 50.001 a 75.000 euro/anno: 80%
oltre 75.000 euro/anno: 60%
Friuli Venezia Giulia 150-825 no
Lazio 400-988 no
Liguria 150-988 no
Lombardia 70-600 no
Marche 110-740 no
Molise 200-550 fino a 50.000 euro/anno: 100%
da 50.001 a 75.000 euro/anno: 80%
oltre 75.000 euro/anno: 60%
Piemonte 40-300 no
Puglia 88-390 fino a 50.000 euro/anno: 100%
da 50.001 a 75.000 euro/anno: 80%
oltre 75.000 euro/anno: 60%
Sardegna 171-658 no
Toscana 170-550 no
Umbria 72-750 fino a 50.000 euro/anno: 100%
da 50.001 a 75.000 euro/anno: 80%
oltre 75.000 euro/anno: 60%
Valle d’Aosta 600 no

 

La novità più sostanziosa della nuova programmazione riguarda l’obbligo di adesione al sistema SQNPI e quindi l’assoggettamento a uno degli organismi di certificazione riconosciuti per l’utilizzo del logo (una scelta condivisa da tutte le 17 Regioni che hanno attivato la misura).

Cos’è il sistema SQNPI

La difesa integrata volontaria è un sistema realizzato attraverso norme tecniche specifiche per ciascuna coltura e indicazioni fitosanitarie vincolanti (disciplinari di produzione), comprendenti pratiche agronomiche e fitosanitarie e limitazioni nella scelta dei prodotti fitosanitari e nel numero dei trattamenti. Per certificarla, a livello nazionale sono stati riconosciuti ad oggi il Sistema di qualità nazionale di produzione integrata (SQNPI) e il Sistema di qualità nazionale zootecnia (SQNZ).

Il SQPNI di fatto è operativo da gennaio 2016, è applicabile a tutte le produzioni vegetali (trasformate e non) e consente di utilizzare un marchio sul prodotto oggetto di certificazione. Da sottolineare la possibilità di adottare il SQNPI anche solo per una coltura aziendale.

In particolare, il SQNPI prevede:

  1. La definizione di linee guida nazionali che rappresentano uno strumento di indirizzo volto a una sempre maggiore armonizzazione delle “norme tecniche” regionali, nel rispetto delle peculiarità climatico/ambientali, colturali e fitosanitarie che contraddistinguono le diverse zone agrarie del territorio italiano. Indicano i criteri d’intervento, le soluzioni agronomiche e le strategie da adottare per la difesa delle colture e il controllo delle infestanti, nell’ottica di un minor impatto verso l’uomo e l’ambiente, consentendo di ottenere produzioni economicamente sostenibili. Al fine di garantire il rispetto delle peculiarità climatico/ambientali, ogni Regione può differenziare le proprie norme tecniche dalle linee guida, motivando le scelte.
  2. L’adozione dei disciplinari di produzione integrata regionali (approvati dal Ministero dell’agricoltura) e l’implementazione di un rigoroso sistema di rintracciabilità volto a dimostrare che i prodotti certificati provengano da aziende agricole che applicano i succitati disciplinari.

Il sistema dei controlli

Il SQNPI prevede un doppio livello di controllo finalizzato a dimostrare l’applicazione dei disciplinari di produzione integrata regionali in varie fasi di produzione: dalla fase agricola a quelle di trasformazione, confezionamento e identificazione del prodotto finito attraverso il segno distintivo “Qualità sostenibile”.

Il sistema dei controlli si sviluppa su due livelli:

  1. Autocontrollo aziendale, che prevede la verifica dei requisiti di conformità da parte degli operatori inseriti nel SQNPI per le attività svolte presso i propri siti produttivi (per esempio: registrazioni delle operazioni colturali, acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari, fatture acquisto fitofarmaci, concimi, risultati analisi suolo, analisi suolo, esito taratura delle macchine irroratrici, eccetera).
  2. Controllo da parte di organismi appositamente autorizzati dal Mipaaf. Il controllo viene effettuato sul 100% degli operatori aderenti in forma singola, mentre nel caso degli operatori associati, è prevista la visita iniziale su un campione corrispondente alla radice quadrata delle aziende associate.

La procedura per l’adesione al sistema SQNPI e le linee guida da adottare sono raggiungibili su www.reterurale.it/produzioneintegrata. Il simbolo dell’ape contraddistingue l’adesione dell’azienda certificata.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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